Il dibattito sull’invio di armamenti più avanzati all’Ucraina tocca spesso un nome: Tomahawk. Non si tratta solo di un missile, ma di un’arma che, per caratteristiche e raggio d’azione, possiede la capacità intrinseca di mutare la percezione della sicurezza strategica. La sua richiesta da parte di Kyiv non è casuale: poter colpire obiettivi nell’entroterra russo con precisione chirurgica e bassa rilevabilità è un fattore che rimetterebbe in discussione le attuali dinamiche del conflitto.
Il Tomahawk Land Attack Missile (TLAM) non è una novità, ma la sua continua evoluzione lo mantiene uno dei sistemi d’arma più temuti e rispettati al mondo. Progettato per essere lanciato da piattaforme navali – sottomarini e navi da guerra – il suo scopo primario è la neutralizzazione di bersagli terrestri di alto valore, spesso ben protetti.

La tecnologia che rende il Tomahawk inafferrabile e preciso
Ciò che distingue il Tomahawk e lo rende così appetibile per l’Ucraina è il suo mix letale di raggio d’azione, precisione e capacità di penetrazione.
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Raggio d’Azione e Geopolitica:
Il missile vanta una gittata operativa impressionante, che oscilla tra i 1.600 e i 2.500 km a seconda delle varianti (come il blocco V). Questa caratteristica è la chiave della richiesta ucraina. Mettendo a confronto, ad esempio, l’attuale raggio massimo di armi fornite come gli HIMARS o gli ATACMS (circa 300 km nella versione più recente), il Tomahawk offre un potenziale strategico di una magnitudine superiore.
Un raggio di $2.500$ km significa che gran parte dell’entroterra russo, incluse aree cruciali come Mosca o i centri logistici distanti dal confine, diventerebbe teoricamente accessibile. Questo rappresenta una minaccia credibile per i centri di comando e controllo, gli asset logistici e gli hub di rifornimento posizionati in profondità, zone che Mosca ritiene attualmente sicure.
La Furtività a Bassa Quota:
Nonostante la sua velocità sia subsonica (circa $880$ km/h, o Mach 0.73), il Tomahawk compensa abbondantemente con la sua capacità di volare a quote estremamente basse, spesso tra i 30 e i 50 metri dal suolo. Questa tecnica, nota come terrain-following, sfrutta il profilo del terreno per schermare il missile dai radar di terra, rendendone il rilevamento precoce estremamente difficile.
La sua guida si basa su un sofisticato sistema che combina GPS integrato per la navigazione inerziale (INS) e il TERCOM (Terrain Contour Matching), che confronta il terreno sottostante con mappe digitali precaricate, assicurando una precisione finale (CEP – Circular Error Probable) di pochi metri. Alcuni studi indicano che la precisione delle varianti recenti è tale da rendere il Tomahawk efficace anche contro bersagli “semi-mobili” a terra.
Potenza e Ruoli Operativi:
Con una testata convenzionale di circa $450$ kg di esplosivo ad alto potenziale, il Tomahawk è progettato per neutralizzare obiettivi fortificati, bunker e infrastrutture critiche. È stato impiegato in ogni conflitto maggiore dagli anni ’90, dalla Guerra del Golfo alle recenti operazioni in Siria, con un tasso di successo eccezionalmente alto.
Esiste anche la versione antinave (TASW), pensata per colpire bersagli marittimi in movimento. Tuttavia, l’interesse ucraino si concentra sulla versione TLAM, che è il missile da crociera a lungo raggio preferenziale per attacchi di soppressione delle difese aeree (SEAD) o per la distruzione di infrastrutture militari cruciali.
Le implicazioni strategiche e l’esitazione degli USA
L’efficacia del Tomahawk è innegabile, ma il suo trasferimento all’Ucraina aprirebbe un capitolo strategico estremamente delicato.
Un’Escalation Percepita:
L’esitazione degli Stati Uniti a fornire il Tomahawk deriva da una duplice preoccupazione: l’escalation e la segretezza tecnologica.
Un missile con una portata di $2.500$ km potrebbe essere percepito da Mosca come un’arma offensiva strategica piuttosto che difensiva, aumentando il rischio di una risposta ritorsiva o di un’escalation del conflitto. L’amministrazione USA ha finora mantenuto una “linea rossa” non ufficiale per evitare di fornire armi che permettano attacchi facili e profondi nel territorio russo, pur non essendoci restrizioni sull’uso di armi già fornite.
Come evidenziato da un recente report del Center for Strategic and International Studies (CSIS) del 2024, l’introduzione di un sistema a così lungo raggio ridurrebbe il “santuario” strategico russo, costringendo Mosca a riallocare asset di difesa aerea in profondità, indebolendo potenzialmente le difese sul fronte.
Protezione della Tecnologia:
Il Tomahawk è un asset vitale per la US Navy e contiene una tecnologia di navigazione e stealth a bassa quota estremamente sensibile. Cederne esemplari, con il rischio che cadano nelle mani del nemico o vengano studiati da attori terzi, potrebbe compromettere il vantaggio tecnologico occidentale. Questo fattore di sicurezza e segretezza è un ostacolo significativo, anche più del costo dell’arma (stimato intorno ai $2$ milioni di dollari per unità).
In conclusione, il Tomahawk Land Attack Missile è un sistema d’arma rivoluzionario per le sue capacità di precisione a lungo raggio. Sebbene l’Ucraina ne desideri l’impiego per bilanciare la capacità di colpire russa in profondità, la sua introduzione è frenata da considerazioni geopolitiche complesse che riguardano l’escalation del conflitto e la tutela della tecnologia militare. Sarà il costante mutamento del fronte a determinare se, e in che forma, sistemi d’arma a così lungo raggio entreranno mai in azione. Per approfondimenti sulla tecnologia dei missili da crociera, si consiglia la lettura degli studi del Missile Defense Project (MDP) del CSIS.
FAQ – Domande Frequenti sul Missile Tomahawk
1. Qual è la differenza principale tra un missile Tomahawk e un missile balistico?
La differenza chiave sta nella traiettoria di volo. I missili balistici seguono una traiettoria parabolica, raggiungendo l’alta atmosfera per poi ricadere. Il Tomahawk è un missile da crociera: utilizza delle ali, un motore a turboventola e vola a bassa quota con navigazione autonoma, aggirando le difese radar e seguendo il profilo del terreno. È ottimizzato per la furtività e la precisione chirurgica.
2. Quale piattaforma di lancio è necessaria per lanciare un Tomahawk?
Il Tomahawk è progettato per il lancio da navi e sottomarini, utilizzando sistemi come il VLS (Vertical Launch System) o tubi lanciasiluri. Attualmente non esistono versioni terrestri ufficiali in uso, sebbene il programma statunitense Maritime Strike Tomahawk stia esplorando la possibilità di schieramenti basati a terra, un fattore che potrebbe cambiare lo scenario strategico futuro.
3. Perché il Tomahawk è considerato un’arma “strategica” nonostante sia convenzionale?
È considerato strategico non per il tipo di testata (convenzionale da $450$ kg), ma per la sua eccezionale portata fino a $2.500$ km e la sua capacità di eludere le difese aeree. Questo gli permette di neutralizzare obiettivi cruciali (C4ISR), come centri di comando, aeroporti distanti o depositi logistici in profondità, influenzando l’intera strategia di guerra dell’avversario e la sua capacità di proiettare potenza.
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