Latte, importante consumarlo ogni giorno nelle giuste quantità

VEB

Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di parlare di superfood e dello straordinario potere nutriente del latte di scarafaggio.

Secondo i ricercatori indiani della Stem Cell Biology and Regenerative Medicine il latte di una specie di questi insetti sarebbe ancor più nutriente e ricco di quello (classico) vaccino.

Gli studiosi  hanno scoperto che una particolare specie di questa famiglia di insetti, nel dettaglio la Diploptera Punctata originaria del Pacifico, non depone le uova, ma partorisce come i mammiferi e quindi nutre i piccoli con un particolare liquido che, una volta analizzato, è risultato essere una sorta di superfood.

Gli studiosi assicurano che il sapore di questa sostanza sia simile al tradizionale latte di mucca, ma che le proprietà nutrizionali siano addirittura migliori. Anche la zoologa statunitense Barbara Stay, dell’Università dell’Iowa, concorda con i colleghi indiani. In base alle sue ricerche il “latte” di scarafaggio sarebbe ricco di proteine, zinco, ferro, calcio e grassi, quindi una delle sostanze più nutrienti (e caloriche) al mondo.

Una ricerca pubblicata sul giornale dell’International Union of Crystallography (IUCRJ) nel 2016 attribuiva addirittura ai cristalli di questo “latte” proprietà energetiche di tre volte superiori a quello vaccino.

Ma in generale non bisogna mai sottovalutare il giusto ruolo del latte e dei suoi derivati in una dieta equilibrata.

Nelle scorse ore si è celebrata la Giornata mondiale del latte. A Mattino Cinque il dottor Andrea Ghiselli, medico di ricerca del Crea ed esperto in materia di alimentazione, spiega perché è importante assumerne ogni giorno: “Erroneamente consideriamo il latte importante solo per il suo apporto di calcio. In realtà contiene proteine idonee alla crescita e alla tonicità muscolare. Contiene vitamine del gruppo B12 e grassi che ci danno energia”.

latte consumarlo nelle giuste dosi

Naturalmente è anche importante assumerne nelle giuste quantità: “Dovremmo assumerne circa 3 porzioni, in alternativa allo yogurt, che equivalgano a 350 ml quotidiani”.

Principali consumatori di latte sono i bambini: oltre all’apporto di calcio, proteine e vitamine, il latte scandisce il tempo della colazione. “A differenza di altri Paesi, in cui il latte viene consumato anche durante altri pasti, in Italia è associato alla colazione, un pasto fondamentale che regola il ritmo tra sazietà e fame”.

Anche sull’intolleranza al lattosio il dottor Ghiselli è chiaro: “Può essere frequente negli adulti che non hanno più la predisposizione a digerirlo, ma la diagnosi non possiamo farcela da soli”.

Eppure, presunte intolleranze a parte, è indubbio che oggi se ne consuma molto meno, anche grazie a decine di falsi miti che ruotano attorno a questo alimento.

Molti di questi miti derivano «in parte da The China Study di T. Colin e Thomas M. Campbell — considerato inaffidabile dalla comunità scientifica — secondo cui una delle proteine del latte, la caseina, funziona da fertilizzante per il cancro. In parte sono legati a ragioni etiche » .

Alcuni sono radicati nella tradizione popolare, altre sono convinzioni personali trasformate in regole, spiega Marcello Ticca nel suo ultimo libro ( Miraggi alimentari, Laterza), smentendo che il latte a lunga conservazione sia molto meno nutriente di quello fresco e che quello magro contenga meno calcio.

Come scrive Eliana Liotta ne La dieta smartfood ( Rizzoli) “ in base alle migliaia di studi condotti su alimentazione e salute, i latticini non possono essere incriminati”.

Quindi tira le somme Elena Dogliotti: «se il latte piace non c’è motivo di privarsene ma è bene mantenere i consumi entro le linee guida ovvero da una a tre porzioni al giorno da 125 ml tra latte e yogurt. Chi non ne ama il sapore o sceglie di non berlo può seguire una dieta equilibrata assumendo i nutrienti necessari attraverso altre fonti».

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