Il Ministro del Lavoro Poletti interviene sul part time, cioè sui rapporti di lavoro a tempo parziale.
Questa modalità di lavoro è sempre esistita ma, non si sa perché, è pure sempre stata oggetto d’incomprensioni, polemiche, misunderstanding, cattive interpretazioni e quant’altro.
Forse le forme di part time sono state eccessive, fra part time orizzontale, verticale e diagonale, e forse le retribuzioni si sono sempre rivelate più scarse di quello che dovevano essere. Fatto sta che comunque il lavoro a tempo parziale ha sempre favorito, per fortuna, le donne.
Sono queste, dice Poletti, che fra faccende di casa, sistemazione della prole, spesa e così via, purtroppo, hanno sempre avuto meno tempo a disposizione degli uomini. E sono state penalizzate in termini di retribuzioni.
Sul tema, il Ministro Poletti ha comunque affermato che “nella legge di stabilità è stato inserito il part time per gli ultimi tre anni di lavoro da fare al 50%, una misura che aiuta l’invecchiamento attivo. Per la flessibilità bisogna invece trovare una modalità che sia socialmente equa e finanziariamente sostenibile”.
Tutto ciò è stato sostenuto dal membro del governo durante la presentazione del programma di Rai Tre il posto giusto.
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