L’infedeltà è un argomento complesso, influenzato da innumerevoli fattori personali e relazionali. Eppure, secondo alcune ricerche, anche la professione svolta potrebbe giocare un ruolo inaspettato, delineando scenari di rischio differenti per uomini e donne.

Professioni di potere e assenza di lavoro: i due estremi
Uno studio dell’Institute for Family Studies, che ha analizzato i dati del General Social Survey, ha fatto luce su un aspetto interessante. Sembra che gli uomini ai vertici della scala professionale e quelli senza un’occupazione siano le categorie più propense a tradire. Nello specifico, circa il 18% degli uomini in posizioni di alto potere, come medici, chirurghi o amministratori delegati, ha ammesso di essere stato infedele.
All’estremo opposto, troviamo gli uomini disoccupati. I dati indicano che circa un uomo su cinque in questa condizione ha avuto rapporti extraconiugali. Secondo gli analisti, la mancanza di un lavoro e la dipendenza economica dalla partner possono generare sentimenti di insicurezza e inferiorità, spingendo alcuni a cercare una forma di “riscatto” o gratificazione al di fuori della coppia.
È importante notare che anche le donne tradiscono, sebbene i dati mostrino dinamiche professionali inverse. La ricerca, citata dalla scrittrice Wendy Wang, rileva che il 14% delle donne ammette di essere stata infedele. Tuttavia, sono le donne con lavori meno prestigiosi (21%) a essere più inclini al tradimento rispetto a quelle in posizioni di vertice (9%).
I campanelli d’allarme da non ignorare
Al di là delle statistiche, esistono comportamenti pratici che possono indicare un tradimento in corso. Madeline Smith, esperta del settore, ha condiviso alcuni segnali rivelatori, spesso legati all’uso della tecnologia.
- La gestione dello smartphone: Un partner che nasconde costantemente lo schermo del telefono, lo capovolge quando siete insieme o si mostra eccessivamente protettivo verso la sua privacy digitale potrebbe avere qualcosa da nascondere. Come osserva Smith in un articolo per il Daily Mail, “chiedetevi: cosa potrebbe mai apparire che non vuole che nessuno veda?”.
- L’assenza sui social media: Un partner che non pubblica mai foto di coppia o evita di rendervi partecipi della sua vita online potrebbe, inconsciamente o meno, voler apparire single agli occhi degli altri. “Il tuo partner dovrebbe essere orgoglioso di mostrarti”, afferma la Smith. Se non lo è, potrebbe essere un segnale di scarso impegno nella relazione.
- La posizione “fantasma”: La condivisione della posizione è comune in molte coppie. Se il partner disattiva spesso questa funzione senza un motivo valido o si rifiuta di condividerla adducendo scuse poco plausibili, potrebbe essere un tentativo di nascondere i propri spostamenti.
Questi dati e segnali non rappresentano una condanna, ma offrono spunti di riflessione sulla complessità delle dinamiche di coppia, dove fattori esterni come il lavoro possono intrecciarsi con la sfera più intima e personale.
Se questi temi ti interessano e vuoi approfondire le dinamiche psicologiche della coppia e dell’infedeltà, puoi consultare portali autorevoli di psicologia o studi sulle relazioni familiari.
Per approfondire:
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