Si dice che ci siano tre segnali distinti che precedono la fine del percorso vitale di una persona.
Il primo segnale è una sorta di intuizione. Mesi o settimane prima della morte, individui iniziano a sperimentare un’inquietudine insolita, come se percepissero l’imminente cambiamento, pur senza comprenderne la causa. Durante la notte, sono afflitti da sogni angoscianti, pieni di immagini vaghe di morte, oscurità e perdita di persone care.

Il secondo segnale si manifesta attraverso visioni più concrete. Giorni o addirittura ore prima della morte, le persone cominciano a vedere apparizioni, come figure di parenti defunti o sconosciuti. Queste visioni sembrano indicare l’arrivo di qualcuno per guidare l’anima verso un altro regno.
Il terzo ed ultimo segnale avviene poco prima di spirare. Si percepiscono suoni insoliti: bisbigli, colpi, campane. Sono come voci o segni dall’aldilà che chiamano l’individuo. Minuti prima della morte, la persona è quasi in bilico tra i due mondi.
Questi tre segnali della morte sono stati descritti in numerosi racconti storici e diari personali, noti sia tra la gente comune che tra celebrità storiche.
Per esempio, Giovanna d’Arco, il giorno prima della sua esecuzione, si lamentò di un fastidioso suono di campane nelle sue orecchie, come se suonassero da tutta la Francia.
Alla vigilia dell’affondamento del Titanic, molti passeggeri ebbero incubi in cui la nave si inabissava tra gli iceberg, svegliandosi in preda al terrore e incapaci di dormire fino all’alba.
Anche i combattenti in guerra hanno lasciato numerose testimonianze di visioni e allucinazioni pre-morte. Ore prima di morire in battaglia, molti soldati vedevano apparizioni di compagni caduti o parenti defunti che li chiamavano in altri mondi.
In rari casi, alcune persone sono riuscite a sfuggire alla morte nonostante questi presagi. Juliette Gordon Low sopravvisse al naufragio del Titanic dopo aver avuto visioni mistiche, e Winston Churchill si salvò da un disastro aereo dopo aver sentito un sussurro di avvertimento nel vento il giorno prima.
Queste storie sono eccezioni piuttosto che regole. Generalmente, i tre segnali della morte portano al loro inevitabile esito.
La scienza non ha ancora fornito una spiegazione per questi fenomeni premorte, ma mistici e sensitivi hanno le loro teorie.
Credono che, con l’avvicinarsi della morte, il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigli per il morente. Inizia prima con l’attivazione di una percezione extrasensoriale e poi con la chiaroveggenza. Poco prima della morte, si ritiene che l’anima abbandoni parzialmente il corpo, lasciando la persona a metà tra i due mondi.
Secondo i mistici, dopo la morte, l’anima si trasferisce in dimensioni parallele o mondi sottili. I tre segnali della morte sono visti come il graduale passaggio dell’anima tra queste realtà prima della transizione finale.
Queste rimangono teorie e speculazioni, ma il fatto che molte persone abbiano sperimentato tali fenomeni prima della morte, in modi misteriosi e a volte mistici, suggerisce che potrebbe esserci un fondo di verità in queste credenze sui tre stadi della morte.