L’origine dei braccialetti d’argento della madre del faraone Cheope finalmente svelata!

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Nuove scoperte risolvono il mistero dei braccialetti d’argento della madre del faraone Cheope, aprendo una finestra sulle antiche reti commerciali tra Egitto e Grecia. Il mistero ha inizio nel 1925, quando degli scienziati scoprono braccialetti d’argento nella tomba della regina Hetepheres I, moglie del faraone Snofru e madre del celebre faraone Cheope. L’Egitto, tuttavia, non possiede depositi significativi di minerale d’argento, quindi la presenza dei braccialetti ha suscitato grande sorpresa.

origine dei braccialetti argento della madre del faraone Cheope finalmente svelata
Foto@Pixabay

Circa un secolo dopo, sembra che il mistero sia stato finalmente risolto grazie a una nuova analisi condotta su questi antichi manufatti. Secondo gli studiosi, l’argento utilizzato nei braccialetti probabilmente proviene dalle miniere delle Cicladi, un gruppo di isole greche situate nel Mar Egeo. Si ritiene che l’argento sia stato acquistato presso il porto libanese di Byblos, come evidenziato nel Journal of Archaeological Science: Reports. Questa scoperta riveste una particolare importanza poiché testimonia le prime attività commerciali tra l’antico Egitto e la Grecia.

I braccialetti d’argento in questione furono scoperti per la prima volta nel 1925 nella tomba della regina Hetepheres I, una delle regine più importanti dell’antico Egitto. Visse circa 4.600 anni fa e fu sposata con il faraone Snofru. Il loro figlio, Cheope, divenne il famoso faraone che commissionò la costruzione della Grande Piramide di Giza, l’ultima delle Sette Meraviglie del Mondo Antico ancora in piedi.

I braccialetti rinvenuti nella tomba di Hetepheres I sono principalmente composti da argento, ma contengono anche tracce di rame, oro e piombo. Questi sottili gioielli sono intarsiati con pietre e presentano un tipico design egiziano che aveva già lasciato perplessi gli studiosi nel 1925. L’Egitto, infatti, era noto per la sua ricchezza di oro, ma non disponeva di importanti depositi d’argento, sollevando quindi interrogativi sulla provenienza del metallo utilizzato per realizzare i braccialetti.

Per risolvere il mistero, gli scienziati hanno esaminato i braccialetti utilizzando tecniche moderne presso il Museo di Belle Arti di Boston, che ne ospita alcuni nella sua collezione. Attraverso l’analisi del rapporto isotopico, i ricercatori sono stati in grado di individuare con notevole certezza le miniere delle Cicladi come fonte di argento. Inoltre, è emerso che gli antichi egizi probabilmente aggiungevano oro all’argento per ottenere una lega più pregiata e facile da lavorare.

Questa ricerca ha anche fornito ulteriori informazioni sul processo di trasformazione della lega in braccialetti.

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