Per la maggior parte delle patologie la prevenzione è praticamente vitale, se si pensa che ogni anno solo nel nostro paese ci sono circa 147mila nuovi casi di tumore e che almeno il 40% di questi ultimi può essere evitato adeguandosi ad uno stile di vita più salutare, in particolar modo legando il nostro modo di mangiare ad una dieta ben bilanciata che possa tagliare definitivamente il cordone ombelicale delle nostre cattive abitudini e del nostro mangiare male quotidiano.
Gli esperti hanno iniziato ad attribuire sempre più importanza alla prevenzione soprattutto negli ultimi decenni, perché i casi di tumore nel mondo sono in continuo aumento. Due fattori che influiscono su questo sono l’allungamento della vita media e un cambiamento in negativo degli stili di vita. Ad esempio, la diffusione del vizio del fumo tra le donne ha portato negli ultimi anni a un vero e proprio boom di casi di cancro al polmone nel sesso femminile.
Il 30% di tutti i tumori, infatti, è collegato al consumo di tabacco. Poi, bisogna moderare il consumo di alcol: l’unica vera bevanda indispensabile per l’organismo è l’acqua.
Per ridurre il rischio di melanoma e di altri tumori cutanei, poi, gli esperti suggeriscono di non utilizzare lampade solari. Ma ci sono anche altri aspetti di cui curarsi come proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili utilizzando sempre il preservativo durante i rapporti ed evitare l’uso di sostanze dopanti dato che gli steroidi anabolizzanti comportano un aumento del rischio di tumori, in particolare a fegato, prostata e reni.
Naturalmente anche per la prevenzione del tumore è fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata e in quest’ottica arriva in libreria, pubblicato da Newton Compton Editori, un saggio che spiega in modo facile con quali nuovi strumenti curare e affrontare il cancro partendo da tavola.
Cibo cosa mangiare per stare in salute e vincere il cancro
“Quello che mangi fa la differenza. I cibi consigliati e quelli da evitare per prevenire e curare il male” è l’opera di Massimo Bonucci, specialista in oncologia medica e presidente di Artoi, l’Associazione di ricerca per la terapia oncologica integrata.
Il punto di partenza di Bonucci si può sintetizzare nella parola “interazione”: inutile pensare che il corpo sia diviso in compartimenti stagni, essi si relazionano continuamene e per prevenire qualsiasi tipo di malattia è necessario coordinare diversi fattori.
In altre parole, la salute è il frutto di “un equilibrio tra diversi fattori e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in questa partita”, scrive Bonucci. Ecco perché il paziente oncologico non può mangiare tutto ciò che vuole.
Nel libro viene evidenziato che la cura oncologica integrata, strumento innovativo per curare le neoplasie non allontana le altre terapie ma le arricchisce. Non si nega assolutamente l’importanza della chirurgia e la cura farmacologica ma ritiene che la loro efficacia sia maggiore se integrate con fitoterapia, agopuntura, omeopatia e alimentazione.
Per esempio, secondo l’esperto “non è corretto affermare che un paziente oncologico possa mangiare di tutto o assumere di tutto: nella fattispecie non deve adottare una dieta iperproteica e tenersi lontano da alimenti come i carboidrati raffinati, carne, pesce di grossa taglia e latticini.”
Da favorire invece l’aloe vera, la curcumina e il the verde, i quali vengono associati persino ad alcuni farmaci chemioterapici.
Una giusta alimentazione potrebbe rivelarsi la strada più giusta per evitare effetti collaterali, aumentare l’efficacia dei farmaci e quindi la possibilità di guarigione, ma soprattutto migliorare la qualità di vita del paziente oncologico.
Insomma, la vera prevenzione inizia nel momento in cui si fa la spesa al supermercato. E’ sempre più evidente che una sana alimentazione consente al proprio organismo di stare bene e magari di evitare brutte sorprese nel corso del tempo.
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