Contraccezione, la nuova pillola senza ormoni

VEB

Quando si parla di contraccezione, il metodo più sicuro, che protegge per di più anche dalle malattie a trasmissione sessuale, è senza dubbio il profilattico, ma è anche vero che sempre più donne decidono di usare la contraccezione ormonale.

I contraccettivi ormonali sono farmaci molto diffusi e, per molte donne sessualmente attive con partner fisso, costituiscono il metodo anticoncezionale di prima scelta.

I contraccettivi ormonali sono dei sistemi anticoncezionali che agiscono a livello ormonale per impedire il concepimento. Siamo abituati a pensare che esista solo la pillola, che in effetti è il contraccettivo ormonale più utilizzato al mondo da decenni, ma ne esistono di diversi tipi e il ginecologo consiglierà quello più adatto ad ogni singolo caso.

I primi contraccettivi orali combinati, costituiti da un estrogeno e un progestinico, contenevano concentrazioni di ormoni superiori a quelle dei contraccettivi attualmente disponibili. Per questo motivo i primi contraccettivi potevano determinare effetti collaterali poco sopportabili, come sanguinamenti uterini irregolari, nausea, mal di testa, aumento di peso, fino a episodi di tromboembolismo venoso (VTE) e spesso avevano un impatto sui parametri metabolici.

Per ridurre questi effetti collaterali, nel corso degli anni i contraccettivi orali hanno subito importanti revisioni sia nella dose di estrogeni sia sul tipo di progestinico utilizzato, infine anche sul regime di assunzione e sulle vie di somministrazione.

Oggi questi contraccettivi sono certamente meglio bilanciati, ma comunque non sono esenti da effetti collaterali, ed è proprio per questo motivo che su tutti i media sta rimbalzando la notizia della scoperta di un nuovo contraccettivo che al contrario non avrebbe nessuna controindicazione.

Contraccezione in sperimentazione una capsula priva di ormon

La scoperta è frutto del lavoro degli scienziati del KTH, Kungliga Tekniska Högskolan (Reale scuole superiore di tecnica) di Stoccolma, un centro di eccellenza poco conosciuto ma ritenuto tra le istituzioni scientifiche più avanzate del mondo.

Gli studiosi stanno cercando di mettere a punto un nuovo contraccettivo femminile che non usa gli ormoni ma una sostanza naturale che viene dai crostacei. E’ infatti sul chitosano, una sostanza prodotta dai gusci esterni dei granchi, dei gamberi e delle aragoste, che si potrà concentrare una nuova tecnica anticoncezionale.

Otteniamo un contraccettivo che non si basa sugli ormoni e che non ha effetti collaterali“, dice Thomas Crouzer, ricercatore dell’Istituto svedese.

Gli studiosi hanno individuato in questo prodotto (oggi noto per le pastiglie usate per contenere il peso) un modo per evitare allo sperma di penetrare e fecondare gli ovuli. L’idea infatti è quella di sviluppare un prodotto composto da una capsula vaginale che si dissolve rapidamente e che va a modificare lo strato di muco superficiale, creando una sorta di barriera.

Il prodotto sviluppato dal KTH è a base biologica al 100 per cento e quindi non produrrebbe effetti collaterali indesiderati poiché interviene soltanto sullo strato di muco superficiale, e potrebbe essere usato sia per la contraccezione ogni volta che si vuole e solo quando lo si vuole, di volta in volta, sia per curare ulcere o malattie infiammatorie dell’intestino.

Un decisivo passo in più nella gender equality, parità di diritti di fatto tra i sessi, quindi: un farmaco da usare a proprio piacimento, senza  conseguenze secondarie indesiderate perché il preparato non interviene sul processo ormonale e dunque non causa effetti collaterali, né fastidi né dolori né scompensi del ritmo del ciclo né altro.

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