Margherite mutanti, lo spettro delle radiazioni a Fukushima

VEB

Una foto inquietante, che sta mobilitando gli esperi ma non solo: un utente ha caricato su internet la foto di alcune margherite “mutanti”, dalla forma allungata.

La notizia certamente inquietante è però quella che le margherite sono state fotografate a 173 chilometri dal reattore di Fukushima, dove le radiazioni hanno raggiunto i 0,5 μSv/h (micro Sievert in un’ora).

Secondo gli esperti non è pericoloso vivere nella zona, né per le piante né per gli uomini e la strana forma delle margherite mutanti potrebbe essere stata determinata da un fenomeno botanico particolare, il “fasciamento”, che modifica la fioritura delle piante ed è legato sì a fattori esterni, ma non necessariamente alle emissioni di elementi chimici radioattivi, ma di certo non è un’immagine rassicurante.

Per Edwin Lyman, ricercatore della Union of Concerned Scientist, come per molti altri colleghi eminenti, però non ci sarebbe nessun rischio: anche con livelli di radiazioni dieci volte più alti sarebbe improbabile vedere mutazioni significative.

Tuttavia Jeffrey J. Doyle, professore di biologia delle piante alla Cornell University, non esclude un coinvolgimento di Fukushima: “In luoghi come questo, dove gli agenti mutageni sono presenti in soglie superiori alla media, non mi sorprenderebbe scoprire mutazioni di qualsiasi genere. Questo vale per i siti radioattivi ma anche per le discariche di rifiuti tossici”.

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