Max Biaggi lascia l’ospedale e ringrazia tutti per l’affetto ricevuto

VEB

La sua è veramente la storia di un miracolato, e lui lo sa bene: solo qualche giorno fa era ancora in terapia intensiva, a lottare per la vita, ed ora è potuto tornare a casa, circondato dall’amore di amici e parenti, e col chiaro intento di non salire su di una moto almeno per un  bel po’.

Max Biaggi nelle scorse ore è stato dimesso dall’ospedale San Camillo di Roma dopo l’incidente che l’aveva visto coinvolto lo scorso 9 giugno.

In tutti questi giorni i suoi fans ci hanno tenuto a conoscere passo passo i suoi miglioramenti, e lui all’uscita dell’ospedale ha pensato subito di ringraziare tutti ai microfoni di Premium Sport: “La prima cosa che voglio dire è grazie ringrazio tutti i fan e le persone che umanamente mi sono stati vicini. Grazie al chirurgo Giuseppe Cardillo che mi ha operato due volte, a tutti gli infermieri della terapia intensiva e al dottore Claudio Ajmone-Cat che è un grande esempio di chi fa questo lavoro con il cuore. In questi 19 giorni ho rischiato di non esserci più e ho capito che la vita è un dono prezioso e non va sprecata. Ho ripercorso il film della vita e ho capito che ora non devo dimostrare più niente a nessuno”.

In una bella intervista al Corriere della Sera, Max Biaggi racconta invece : “Molti hanno detto che sono sempre rimasto cosciente, ma non è così, probabilmente ho anche picchiato la testa. Per i primi tre giorni, anche a causa di tutta la morfina che mi davano, ero totalmente rintronato”.

Ha visto la morte, lo sa bene Max Biaggi: “Appena mi sono ripreso, il primario della rianimazione, Claudio Ajmone Cat, mi ha spiegato la gravità del trauma e mi ha detto che con questo tipo di trauma toracico maggiore sopravvive solo il 20 per cento dei pazienti. Lì, lo confesso, me la sono fatta addosso dalla paura”.

Ma le parole più belle e dolci sono per la sua Bianca Atzei, la compagna che non lo ha lasciato un attimo solo.

“Raramente nel nostro cammino si incontrano anime gemelle o pseudo angeli. Beh! Io l’ho trovato e mi ha fatto sentire tutta la sua positività, amore, e ogni volta che mi stringeva la mano, quando ero in fin di vita o mi accennava un sorriso, io come un bambino adolescente mi illuminavo di immenso” scrive Biaggi su Instagram.

“È una sensazione complicata per me da descrivere ma è stata la miglior cura che potessi mai avere. Questo angelo si chiama Bianca, la mia Bianca, capace di sorprendermi con la sua caparbietà e devozione verso l’uomo che ama”.

“Perché vi dico questo? – si chiede il campione, legato a Bianca dal novembre 2015 – Perché quando una dramma si trasforma in un regalo divino diventa importante esternare amore verso chi ha dato tutta se stessa per farti sentire vivo quando in realtà lo eri poco. Ti amo piccola mia”.

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