Medico di famiglia, quanto tempo dedica ad ogni paziente

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Secondo la definizione più comune, il medico di famiglia, altresì denominato come medico di assistenza primaria, medico di base o anche, in ambito istituzionale, medico di medicina generale (MMG), è in Italia un medico che, nell’ambito del servizio sanitario nazionale, costituisce l’ufficiale sanitario di primo livello, ovvero che presta il primo livello di assistenza sul territorio.

I medici di famiglia/assistenza primaria sono medici di fiducia del singolo individuo, quindi principalmente responsabili dell’erogazione di cure integrate e continuative ad ogni singola persona , indipendentemente dal sesso, dall’età e dal tipo di patologia. Essi curano gli individui nel contesto della loro famiglia, della loro comunità e cultura, rispettando sempre l’autonomia dei propri pazienti.

Per l’importanza che ricopre, non è sempre semplice scegliere a chi affidarsi, sia perché si tratta di salute sia perché la tanta burocrazia da affrontare non aiuta nel compito. Prima di effettuare la scelta, è bene ricordare che le nuove norme in vigore dal 2005 impongono alle Aziende sanitarie di fornire indicazioni circa il curriculum di ogni medico, gli orari dell’ambulatorio e le caratteristiche strutturali e strumentali di ogni studio medico. Una buona idea potrebbe essere anche quella di fissare un appuntamento con il medico per conoscerlo personalmente e decidere se sceglierlo o meno.

L’attività principale viene svolta presso lo studio medico, ove si possono effettuare le visite ambulatoriali. Lo studio è di norma aperto cinque giorni la settimana, strutturati tra mattina e pomeriggio; gli orari affissi devono tener conto del numero totale degli assistiti.

E tutti noi sappiamo quanto può essere lunga l’attesa per il proprio turno, ma poi, effettivamente, ci siamo mai chiesti quanto dura la visita vera e propria?

Medico di famiglia quanto tempo dedica ad ogni paziente

Medico di famiglia quanto tempo dedica ad ogni paziente

A tracciare una classifica di quanto durano i colloqui con il medico di base ci ha pensato Greg Irving della University of Cambridge in uno studio pubblicato sul British Medical Journal. I risultati non sono per nulla omogenei: meno di 5 minuti per metà della popolazione mondiale con un minimo di 48 secondi in Bangladesh e oltre 22 minuti in Svezia.

In 15 paesi che rappresentano circa metà della popolazione mondiale la visita dal medico dura meno di 5 minuti. E non supera i 10 minuti in altre 25 nazioni.

Oltre al caso limite della nazione asiatica si va da un minimo di 5 minuti per l’Austria a salire: Germania 7,6 minuti, Gran Bretagna (9,22), Danimarca (10), Olanda (10,2), Spagna (10,4), Malta (14), Lussemburgo (15), Francia (16), Svizzera (17), Finlandia (17,9), Bulgaria (20) e Svezia (22,5).

Nei paesi in fondo alla classifica, quelli cioè con pochi secondi a visita, sottolineano gli autori, non c’è un sistema di appuntamenti e ai dottori capita di dover fare anche più di 90 visite al giorno, il che spiega la brevità. Altri fattori possono influenzare la durata di una visita: in Australia, per esempio, dopo 15 minuti si paga un sovrappiù, per cui la maggior parte delle visite finisce per rientrare nel range “standard”.

Fra le nazioni studiate non c’è l’Italia. Ma da noi un rapporto dell’Organizzazione Mondiale di Sanità del 2016 fissava a 12 minuti il tempo passato a tu per tu con il camice bianco.

Secondo un sondaggio condotto due anni fa, invece, la visita dal medico di base dura in media 9 minuti.

Questi numeri sono importanti: non si tratta infatti di una questione secondaria perché, sebbene impreciso e grossolano, il tempo speso da un medico con i pazienti è uno degli indicatori della qualità delle cure.

Spesso, inoltre, dai contatti lampo i pazienti escono con un maggior numero di prescrizioni di farmaci rispetto alle visite lunghe. Il problema è particolarmente sentito per gli antibiotici, spesso somministrati anche quando non ce ne sarebbe bisogno.

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