Un sodalizio che già sulla carta si rivela esplosivo, quindi figuriamoci quando, nelle prossime settimane, vedremo in onda la straordinaria serie che i due hanno creato, per raccontare, a loro modo, la storia del rock, di cui il primo è stato uno dei protagonisti indiscussi.
Si tratta di una delle serie tv senz’altro più attese del 2016: a metà febbraio, partirà sul canale satellitare Sky Antlantic “Vinyl”, viaggio nel mondo del rock anni 70 tra finzione e realtà che vanta due produttori d’eccezione: nientemeno che Mick Jagger e Martin Scorsese.
I due grandi settantenni uniscono le forze per la nuova serie , un mix di realtà e finzione, girato in stile Wolf of Wall Street, imperniato sulle vicissitudini di Richie Finestra (Bobby Cannavale), fondatore (fittizio) della American Century Records, che nei primi anni 70, sull’orlo del precipizio finanziario, cerca di salvarsi vendendosi ai tedeschi della Polygram. Una corsa dentro il business della musica imbottito di droga e sesso, oltre che rock.
Alla fenomenale accoppiata si aggiunge anche il nome di Terence Winter (anch’egli come produttore esecutivo), già responsabile al fianco di Scorsese della splendida “Boardwalk Empire”.
In uno degli episodi, apparirà David Bowie, impersonato dall’attore Noah Bean. Il geniale artista scomparso da poco tornerà così a “rivivere” grazie alla magia dello schermo, come spiega lo stesso Scorsese in un’intervista rilasciata a “Repubblica”: “Bowie è stato il suono e l’immagine degli anni 70. Il suo trasformismo, la sua androginia, la sua trasgressione di ogni regola artistica e iconografica. L’ho visto in concerto tante volte, e negli 80 l’ho chiamato per un un progetto poi mai realizzato. Ma ha recitato Ponzio Pilato in L’ultima tentazione di Cristo , in Marocco, e avremmo dovuto fare insieme un film su George Gershwin, lui doveva fare Fred Astaire. Era stato lo stesso Fred Astaire a dire che l’unico che avrebbe potuto interpretarlo era David Bowie”.