Milano, primo intervento di fegato da donatore in arresto cardiaco

VEB

Un intervento rivoluzionario, quello compiuto nei giorni scorsi a Milano, che potrebbe rappresentare un importante precedente, utile per salvare numerose vite.

Un uomo di 40 anni all’Ospedale Niguarda di Milano ha ricevuto un fegato «secondo una procedura mai utilizzata prima in Italia per questo tipo di organo»: l’intervento è infatti partito da un donatore in arresto cardiaco.

Per l’intervento, eseguito il 3 settembre sotto l’egida del Centro nazionale trapianti, è stato utilizzato un metodo impiegato normalmente nella rianimazione dei pazienti: la circolazione extracorporea Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation), la cosiddetta “macchina cuore-polmoni”.

«Questo intervento potrebbe aprire una strada importante per i trapianti di fegato, aumentando del 10% il numero di organi utilizzabili», spiega Luciano De Carlis, direttore dell’équipe di Chirurgia generale e trapianti dell’ospedale milanese.

«In Italia il numero dei donatori di fegato è in linea con il resto d’Europa – continua De Carlis – Nel nostro Paese, il problema è piuttosto che i pazienti che hanno bisogno di trapianto sono quasi il doppio rispetto agli organi disponibili».

Quello dell’istituto Niguarda non è che l’ultimo esempio di una serie di trapianti e interventi record effettuati in Italia.

Next Post

Smartphone a tavola, aumenta il rischio di disturbi alimentari

Una volta il pranzo o la cena erano dei veri e propri riti familiari: tutti i componenti della famiglia si riunivano attorno al tavolo, per condividere i pasti ma soprattutto la giornata passata ognuno impegnato nelle proprie attività. Oggi invece, a casa come al ristorante, è consuetudine vedere grandi e […]