Molecular Farming: nuova speranza per i tumori

VEB

Si è parlato di Molecular Farming al Convegno di Labozeta Spa dello scorso 12 ottobre:

“Si tratta di una nuova disciplina che il Prof. Silvio Lavagna della Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università Sapienza e il suo staff  tra cui il dott. Manrico Bernardini, stanno mettendo a punto grazie al sostegno del dott. Massimiliano Florio della Special Product’s line che ha messo a disposizione mezzi, spazi e del personale altamente specializzato. Un progetto ambizioso che sta destando molto interesse, nonostante le perlplessità iniziali, dovute soprattutto alla modalità di produzione che per certi versi somiglia più a quella agricola che farmaceutica.

Abbiamo intervistato il dott. Manrico Bernardini, consulente per la produzione industriale di anticorpi monoclonali nel riso geneticamente modificato, presso la Special Product’s Line e Vicepresidente e esperto dei processi biotecnologici, presso la Unilab div. Biotech.

“Da due secoli la microbiologia fermentativa ha contribuito allo sviluppo su scala industriale di molecole di interesse farmaceutico (vedi la penicillina) ma solo attraverso la selezione di microrganismi attraverso mutazioni genetiche naturali o indotte da agenti chimico fisici ma del tutto casuali. Negli ultimi decenni – continua Benrnardini –  dello scorso secolo, dopo l’impulso dato alla biologia molecolare e all’ingegneria genetica dalla scoperta del ruolo del DNA e degli altri acidi nucleici, anche cellule animali (per esempio cellule tumorali di topo, criceto) e vegetali geneticamente modificate sono state impiegate su scala industriale per produrre farmaci, vaccini e così via con tecniche fermentative molto avanzate”.

“Tuttavia, – prosegue Bernardini – la necessità di garantire la loro sicurezza, efficacia e non ultimo la diffusione di nuove opportunità terapeutiche grazie a farmaci a costo molto più contenuto rispetto a quelli prodotti con le tecniche più tradizionali, ha indotto alcuni ricercatori a rivolgere la loro attenzione a cellule di organismi vegetali (per esempio piante di tabacco, cereali) dotate di meccanismi naturali di sintesi molto simili a quelli delle cellule animali ma col vantaggio di non essere vettori di infezioni batteriche e virali patogene per l’uomo.

Ecco, dunque, la nascita recente della tecnologia del “Molecular Farming”.

fonte@Ufficio Stampa & Comunicazione Labozeta Spa

Next Post

Marco Della Noce: Da Zelig alla disperazione

Tutti si ricorderanno certamente le sue esibizioni a Zelig, il famoso meccanico di casa Ferrari, stiamo parlando di Marco Della Noce, noto cabarettista. La vicenda del comico ha fatto il giro del web, dalle stelle alle stalle oggi Marco si è ridotto a dormire in auto dopo aver subito gli […]
marco della noce da zelig alla disperazione