Ogni giorno ci passano tra le mani decine di monetine di diversi tagli: 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi e 1 e 2 euro.
Monete che spesso ci infastidiscono, soprattutto quelle più piccole, perché hanno un peso e un volume neppure giustificato dal loro valore nominale.
Eppure, nonostante li teniamo tra le mani, in tasca o nel portafoglio, abbiamo mai fatto abbastanza attenzione a cosa raffigurano?
Forse le abbiamo guardate più attentamente nel periodo di transizione tra lira ed euro, quando rappresentavano una novità, ma oggi sapremo dire, senza guardare, cosa rappresentano?
Se la risposta è no, vi rinfreschiamo noi la memoria: le monete rappresentano opere di artisti che hanno lasciato il segno nella storia dell´arte.
Sulla faccia della monetina più piccola troviamo Castel del Monte, stupenda architettura dalla pianta ottagonale fatta costruire da Federico II di Svevia tra il 1240 e il 1246 presso la città di Andria (Puglia).
Sulla monetina da 2 centesimi compare la Mole Antonelliana, simbolo di Torino e uno dei più originali edifici italiani dell’Ottocento, mentre sui 5 cent troneggia l´Anfiteatro Flavio, universalmente noto come Colosseo.
Le monete da 10 e 20 cent raffigurano invece rispettivamente un particolare della “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli, realizzato tra il 1484 e il 1486 e “Forme uniche nella continuità dello spazio”, scultura dell’artista futurista Umberto Boccioni.
Arrivando al taglio da 50 cent, dalla dimensione nettamente maggiore, sulla faccia compare Marc’Aurelio, l’imperatore filosofo del II secolo d.c.
Infine restano le monete di maggior valore, quelle da 1 e 2 euro. Sulla prima compare “L’uomo vitruviano” di Leonardo, disegnato da Laura Cretara, prima donna in Italia firmare una moneta, mentre sulla seconda spicca Dante Alighieri, dipinto da Raffaello nel 1509-1510 e conservato nella Stanza della Segnatura nei Palazzi Vaticani.
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