Napoli, i pusher sono sempre più bambini

VEB

Proprio in queste ore è arrivato in tutti i cinema l’ultima fatica cinematografica tratta da un romanzo di Roberto Saviano.

“La paranza dei bambini” parla di quella che è una vera e propria piaga: l’utilizzo di giovanissimi, quasi bambini, per i traffici illegali più svariati, marionette nelle mani della mafia che compra la propria disperazione con qualche spicciolo e l’illusione di potere e ricchezza futuri.

La pellicola è stata accusata di esasperare un fenomeno tutto sommato limitato, e noi vorremmo fosse veramente così, ma proprio in queste ore arriva dal napoletano l’ennesima notizia di cronaca a confermare come purtroppo la piaga è ben lontana dall’essersi emarginata.

I carabinieri di Torre Annunziata (Napoli) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone, emessa sui richiesta della Dda di Napoli, a cui viene contestato il reato di traffico di stupefacenti, e nell’ambito della stessa indagine è emerso come, ad essere implicati nello spaccio, siano anche giovanissimi.

Nello specifico persino i bambini al di sotto dei 14 anni vengono usati per nascondere la droga e soprattutto per scambiarla e venderla.

La cocaina veniva confezionata in dosi (i cosiddetti ”pallini”) da 0,2, 0,5 e 0,8 grammi, venduti ad un prezzo compreso tra i 55 e i 60 euro al grammo, in base alla ”quotazione” sul mercato.

L’attività investigativa ha fatto luce sulla presenza di una piazza di spaccio nel quartiere Ponticelli di Napoli dove avveniva la vendita della droga.

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