A chi si darà ora la colpa di tutti i problemi italiani?
La domanda è lecita, se non altro perché finora i migranti sono stati il capro espiatorio per tutti i problemi nostrani.
Ma la notizia di queste ore arriva a cambiare le carte in tavola: nel 2019 gli sbarchi dei migranti in Italia sono dimezzati.
A rivelarlo sono i dati del Viminale, secondo i quali quest’anno sono arrivati 11.439 migranti, il 50,72% in meno rispetto al 2018, quando ne sbarcarono 23.210. Un dato che aumenta ancora di più rapportandolo con il 2017, quando arrivarono 118.914 migranti, il 90,38% in più rispetto a quest’anno.
La Lega però ci tiene a prendersi i suoi meriti e chiarisce che il numero degli immigrati arrivati nel nostro Paese è sì inferiore rispetto al 2018, ma non per opera del lavoro del governo giallorosso.
I numeri sono così importanti perché fino a giugno di questo anno, grazie alla politica di Matteo Salvini, gli sbarchi sono crollati drasticamente.
“Anche a dicembre gli sbarchi aumentano rispetto allo stesso periodo di un anno fa – ha fatto notare il leader della Lega -. Da settembre a oggi, considerando gli immigrati in arrivo a Taranto, hanno raggiunto l’Italia 6.249 persone.
Negli otto mesi precedenti, con la Lega al governo e condizioni meteo più favorevoli per le partenze, gli arrivi erano stati 4.976. È il governo sbarchi, tasse e manette, che però esulta per i circa 400 ricollocamenti all’estero. Complici o incapaci?”.
Per quanto riguarda le nazionalità dei migranti, secondo i dati del ministero dell’Interno relativi al 2019, la maggior parte di coloro che sbarca in Italia arriva dalla Tunisia (oltre 2.600), dal Pakistan (1.135) e dalla Costa d’Avorio (oltre i 1000).