Noemi salva, ma serve una lunga riabilitazione

VEB

Nelle scorse ore vi abbiamo comunicato, con somma gioia, che la piccola Noemi, ferita in un agguato a Napoli lo scorso 3 maggio, si è risvegliata dal coma e ha riconosciuto i suoi familiari.

Una notizia bellissima, dopo che tutta Italia si era stretta attorno a lei, per pregare che si potesse salvare, ma il peggio non è del tutto alle spalle.

Noemi infatti è fuori pericolo, ma per tornare a vivere ha bisogno di una lunga e costosa riabilitazione, come ha annunciato suo pare.

«Allo Stato dico: non lasciateci soli quando nostra figlia uscirà», l’accorato appello di Fabio Esposito, padre della bimba.

«Abbiamo apprezzato la loro vicinanza – fa sapere papà Fabio, riferendosi alle visite della maggiori personalità dello stato ricevute negli ultimi giorni – ma sarà dura dopo che usciremo dall’ospedale, quando mia figlia avrà bisogno di terapie riabilitative lunghe e costose».

Intanto dall’ospedale Santobono fanno sapere che “Il quadro clinico” della piccola Noemi “è stabile e in miglioramento. La bambina continua ad essere sedata e respira in autonomia con supporto di ossigeno”.

Già da ieri, “l’equipe di fisioterapisti ha avviato il programma per la riabilitazione. La prognosi permane riservata”.

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