Padova, cavalletta negli spinaci? Per il giudice si può

VEB

Il Tribunale di Padova assolve un ristoratore che ha servito un piatto di spinaci al burro con annessa cavalletta.

Se al ristorante vi capita di trovare una cavalletta nel piatto di spinaci, non denunciate il ristoratore: l’insetto non viola le norme in materia d’igiene.

“La cavalletta non è un prodotto pericoloso per la salute pubblica e quindi non c’è alcuna violazione della Legge 283”.

Ricordiamo che la Legge 283 del 1962  si riferisce alla “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”.

Queste le motivazioni presentate al giudice del Tribunale di Padova che ha assolto la Vegra di Camin, la società di ristorazione che riforniva la mensa aziendale nella quale una “fortunata” imprenditrice si è ritrovata l’ospite nel piatto.

Nella relazione dell’avvocato della difesa era anche precisato che la cavalletta era già presente negli spinaci surgelati arrivati alla Vegra (e quindi nessuna responsabilità può essere attribuita alla stessa).

Il legale ha poi sottolineato che la legislazione europea in materia da cui risulta che in molti Paesi la somministrazione degli insetti è consentita (Belgio, Olanda, Gran Bretagna in testa dove si possono comperare al supermercato).

Ora si attendono le motivazioni della sentenza per sapere se il  giudice, accogliendo il ricorso, ha ritenuto valide tutte le motivazioni presentate dalla difesa.

In ogni caso la globalizzazione è entrata anche in cucina e  la “rivoluzione alimentare” è anche nelle aule di giustizia.

Che formiche, vespe, scorpioni, cavallette e altri insetti entrino nei piatti di specialità di mezzo mondo, è cosa risaputa.

Tra l’altro gli insetti, a sentire molti studiosi, potrebbero essere davvero il cibo del futuro. Ma che un esemplare della famiglia delle “Phaneropteridae” (in parole povere di una cavalletta) di tre centimetri campeggi su un piatto di spinaci al burro servito in Italia non violi le norme di igiene, francamente ci lascia un po’ perplessi.

Gli insetti possono anche esser entrati nei menù di quotati ristoranti occidentali ma se ne fanno ricette, si trattano, si puliscono.

Insomma si rendono in qualche modo commestibili. Ma la “legittimazione” giuridica di un insetto volante, magari vivo, in un piatto tradizionale, ci sembra alquanto strana.

Queste, però, sono mere ipotesi. Per sapere il perché dell’assoluzione del ristoratore, dobbiamo aspettare di leggere la sentenza.

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