Un nuovo allarme cyber arriva dall’Australia: oltre 31.000 password bancarie compromesse sono state intercettate e messe in vendita sul dark web da gruppi di hacker specializzati. A lanciare l’allerta è un team di esperti in cyber intelligence, che ha scoperto come le credenziali di accesso siano state sottratte tramite malware installati su dispositivi personali.

Dark web e app di messaggistica: il nuovo mercato del crimine informatico
Secondo lo studio, le informazioni bancarie sono state condivise tra gruppi di criminali informatici non solo attraverso ambienti criptati del dark web, ma anche tramite comuni app di messaggistica. Questo fenomeno ha reso ancora più capillare e veloce la diffusione dei dati sensibili trafugati.
Parte di queste credenziali sono state poi messe in vendita, alimentando un mercato nero che rappresenta un rischio concreto per la sicurezza finanziaria degli utenti.
L’appello delle autorità: aggiornare i sistemi di sicurezza e vigilare online
In seguito alla scoperta, le autorità australiane hanno invitato i cittadini a mantenere i propri dispositivi costantemente aggiornati e a utilizzare software antivirus affidabili. È fondamentale, inoltre, prestare attenzione a qualsiasi comportamento anomalo nei propri conti correnti e applicazioni bancarie.
“La prevenzione è la prima difesa contro le minacce digitali. Gli utenti devono essere consapevoli dei rischi e proteggere attivamente i propri dati”, sottolineano gli esperti.
Una minaccia globale che richiede attenzione costante
Sebbene l’indagine si concentri sul territorio australiano, l’episodio evidenzia una problematica di portata globale. I criminali informatici operano senza confini e le tecniche di attacco si evolvono rapidamente, rendendo essenziale l’adozione di pratiche di cyber igiene digitale in ogni parte del mondo.
Proteggere le proprie password bancarie non è più una semplice precauzione: è una necessità quotidiana per evitare furti d’identità e frodi finanziarie.