Nel 2025, milioni di utenti continuano a usare combinazioni deboli come “123456” e “password”, ignorando ogni avvertimento sulla sicurezza informatica. Uno studio di Comparitech rivela un quadro inquietante della pigrizia digitale che espone utenti e aziende a gravi rischi di hackeraggio.

Le password più diffuse del 2025: un déjà-vu pericoloso
Secondo una ricerca di Comparitech, basata su oltre due miliardi di dati analizzati nei forum di cyber-hacking, le password più popolari al mondo nel 2025 restano le stesse di sempre: “123456”, “admin” e “password”.
A sorpresa, nella top 100 figurano anche varianti pseudo-creative come “Aa123456”, “Aa@123456” e persino parole curiose come “gin” o “minecraft”.
Il 25% delle password è composto solo da numeri, e quasi il 40% contiene la sequenza “123”, facilmente indovinabile. Queste combinazioni rappresentano una vulnerabilità critica per la sicurezza informatica globale, poiché i software di attacco automatizzato possono violarle in pochi secondi.
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Lunghezza e biometria: le vere difese digitali
Gli esperti sono chiari: la lunghezza è il fattore più importante nella sicurezza di una password.
Le passphrase — frasi lunghe e memorabili — offrono una protezione superiore rispetto a combinazioni brevi e complesse. Ad esempio, “nonmettermaipasswordfacili” è molto più sicura di “P@55!”.
Un consiglio pratico: aggiungere un carattere casuale alla propria passphrase, come una cifra o un simbolo, può moltiplicare la resistenza agli attacchi.
E per chi vuole eliminare del tutto il problema? L’autenticazione biometrica — basata su impronta digitale, riconoscimento facciale o vocale — rappresenta il futuro della protezione dei dati.

Quando anche le grandi istituzioni sbagliano
Il tema non riguarda solo gli utenti comuni. Anche enti prestigiosi sono caduti vittime di negligenza digitale: un’inchiesta sul furto di 102 milioni di dollari al Louvre ha svelato che i sistemi di sicurezza utilizzavano password banali come “LOUVRE”. Un errore che dimostra quanto sia urgente adottare standard di sicurezza più rigorosi in ogni settore.
Conclusione
La lezione del 2025 è chiara: la semplicità può costare cara. Che si tratti di un account social o di un sistema aziendale, la protezione dei dati passa da scelte consapevoli.
Vuoi approfondire il tema? Consulta le linee guida ufficiali del Garante per la protezione dei dati personali o i consigli di sicurezza informatica di Comparitech.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!




