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Perché abbiamo la pelle d’oca? Una curiosità tra biologia, evoluzione e emozioni

Angela Gemito Ott 22, 2025

Hai mai notato come, in certi momenti, la tua pelle si riempia di piccoli rilievi, come se cercasse di trasformarsi in quella di un’oca? Che sia per il freddo, per un’emozione intensa o ascoltando una canzone particolarmente toccante, la pelle d’oca è un fenomeno tanto comune quanto affascinante. Ma perché succede? E soprattutto: ha ancora uno scopo oggi, oppure è solo un “residuo” del nostro passato evolutivo?

Illustrazione della pelle oca sulla pelle umana

Il nome curioso: perché “pelle d’oca”?

In italiano, chiamiamo questo fenomeno pelle d’oca perché la pelle umana, in quel momento, somiglia vagamente alla pelle spennata di un’oca: piena di puntini in rilievo dove prima c’erano le piume. In inglese si dice goosebumps, e anche in francese chair de poule. Insomma, poveri volatili: sembra che il confronto con la loro pelle sia un riferimento universale!


Cosa succede esattamente nel nostro corpo?

Dal punto di vista biologico, la pelle d’oca è causata dalla contrazione di minuscoli muscoli detti muscoli erettori del pelo, collegati a ciascun follicolo pilifero. Quando questi muscoli si contraggono, fanno rizzare i peli sulla pelle e formano una piccola protuberanza.

Questa reazione è controllata dal sistema nervoso simpatico, la parte del nostro sistema nervoso che gestisce le risposte automatiche e involontarie, come la “fuga o lotta” in caso di pericolo.


Un’eredità evolutiva: un meccanismo (quasi) inutile?

Per gli esseri umani moderni, la pelle d’oca non serve a molto — a meno che tu non abbia una folta pelliccia (spoiler: non ce l’hai). Ma per i nostri antenati pelosi — e per molti animali tuttora — questo riflesso aveva due scopi principali:

  1. Conservazione del calore: rizzando i peli, si creava uno strato d’aria isolante tra pelle e ambiente esterno. Era un modo per trattenere il calore corporeo.
  2. Difesa e intimidazione: pensa a un gatto che si gonfia quando si sente minacciato. Alzare il pelo lo fa sembrare più grande e minaccioso. Lo stesso avveniva per gli uomini primitivi: una pelliccia “gonfia” poteva scoraggiare un predatore.

In noi, il riflesso è rimasto anche se ormai i peli non bastano certo a riscaldarci… o a farci sembrare più imponenti.


Freddo, paura, emozioni: i (tanti) trigger della pelle d’oca

Il fattore più ovvio è il freddo: quando la temperatura si abbassa, il corpo cerca di trattenere calore, e attiva automaticamente questo meccanismo.

Ma non è solo una questione di termometro: anche emozioni intense possono attivare la pelle d’oca. Paura, stupore, commozione, o persino l’ascolto di una canzone particolarmente emozionante. Questo perché le emozioni forti stimolano il sistema nervoso simpatico, lo stesso che reagisce al pericolo.

Un piccolo capolavoro di connessione tra corpo e mente.


Un fenomeno “artistico”? Musica, arte e brividi

C’è una parola specifica per indicare i brividi da emozione: si chiama frisson (dal francese), e viene studiata in psicologia e neuroscienze. Si verifica quando un’opera d’arte, una scena cinematografica o una melodia colpiscono particolarmente il nostro cervello, stimolando il rilascio di dopamina — il “neurotrasmettitore del piacere”.

Non tutti sperimentano il frisson, ma chi lo prova può sentire brividi, pelle d’oca, e perfino un senso di estasi momentanea. È uno dei rari momenti in cui il nostro corpo si emoziona… letteralmente.


Curiosità extra:

  • Alcuni studi suggeriscono che le persone più empatiche o sensibili tendano a sperimentare la pelle d’oca più spesso, soprattutto in risposta a stimoli artistici o sociali.
  • Anche alcuni animali, come i porcospini o i cani, hanno reazioni simili: pensa alla “coda gonfia” dei gatti spaventati o alla cresta che si rizza sulla schiena di alcuni cani.

In conclusione

La pelle d’oca è una sorta di “fossile vivente” della nostra evoluzione: un comportamento automatico che un tempo ci proteggeva dal freddo e dai predatori, e che oggi sopravvive soprattutto come risposta emotiva.

Un piccolo brivido… con una lunga storia.

foto profilo

Angela Gemito

redazione@veb.it • Web •  More PostsBio ⮌

Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!

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