Ti è mai capitato di entrare in una stanza e dimenticare all’improvviso perché ci sei andato? Niente paura: non è un problema di memoria grave né un segnale precoce di demenza. Si tratta di un fenomeno comune, e ora la scienza ha finalmente una spiegazione.
Questo curioso “vuoto mentale” ha un nome scientifico ed è legato a un meccanismo del cervello chiamato “effetto soglia” o “doorway effect”.

Cosa succede davvero nel nostro cervello
Secondo una ricerca condotta da un team di scienziati britannici, il passaggio da una stanza all’altra provoca una sorta di reset della memoria di lavoro. Il cervello, nel momento in cui attraversiamo una porta ed entriamo in un nuovo ambiente, si riorganizza per raccogliere nuove informazioni sensoriali, adattandosi al cambiamento di spazio.
In pratica, il nuovo contesto attiva una reazione cognitiva automatica, che può temporaneamente soppiantare l’obiettivo che ci aveva spinti a muoverci in primo luogo.
Un normale “bug” del cervello, non un sintomo di malattia
Questo fenomeno, noto anche con il termine scherzoso “scoreggia cerebrale”, è del tutto normale e innocuo. Non è indice di deficit cognitivi, invecchiamento cerebrale né tantomeno Alzheimer. Anzi, è un segno che il cervello sta lavorando in modo efficiente, aggiornando costantemente le informazioni in base al contesto.
I neuroscienziati lo considerano un meccanismo di adattamento ambientale, utile per la sopravvivenza, anche se può sembrare frustrante nella vita quotidiana.
Come funziona l’effetto porta (doorway effect)
- Quando cambiamo ambiente, il cervello archivia l’obiettivo precedente e si concentra sulla nuova scena.
- Questo reset della memoria temporanea può cancellare l’intenzione iniziale, lasciandoci spaesati.
- Il fenomeno è stato osservato anche in esperimenti virtuali: chi attraversava una “porta” digitale in un videogioco aveva più probabilità di dimenticare il proprio obiettivo rispetto a chi restava nello stesso spazio.
Cosa possiamo fare per evitarlo?
Anche se non si può evitare del tutto, ecco alcuni trucchi utili per contrastare questo effetto curioso:
- Ripeti ad alta voce l’obiettivo mentre ti muovi (es. “Sto andando in cucina per prendere l’acqua”)
- Scrivi promemoria o usa liste
- Riduci le distrazioni lungo il percorso
- Se dimentichi, torna nella stanza precedente: spesso basta questo per far riaffiorare la memoria
Conclusione
Dimenticare il motivo per cui siamo entrati in una stanza è un’esperienza comune e perfettamente normale. Grazie alla scienza, oggi sappiamo che si tratta di un processo neurologico naturale, noto come doorway effect, che riflette la capacità del cervello di adattarsi rapidamente a nuovi contesti.
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