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Perchè la Generazione Z sogna un lavoro da influencer

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Sempre più giovani della Generazione Z aspirano a diventare influencer, ma la strada verso la notorietà digitale è molto più impegnativa di quanto possa sembrare. Secondo un’indagine del 2023 condotta su 1.000 ragazzi, il 57% ha dichiarato di voler intraprendere la carriera di content creator, attratto dalla possibilità di guadagni elevati e libertà lavorativa. Tuttavia, chi opera già nel settore racconta una realtà fatta di sacrifici, stress e lavoro incessante.

Perchè la Generazione Z sogna un lavoro da influencer

Vita da influencer: dietro le quinte del successo

Hannah Williams, creatrice del popolare account TikTok Salary Transparent Street (1,4 milioni di follower), è uno degli esempi più noti di questo fenomeno. In un’intervista a CNBC, ha raccontato di aver lasciato il suo lavoro per dedicarsi completamente ai social, arrivando a guadagnare 125.000 dollari all’anno. Tuttavia, la sua routine quotidiana è tutt’altro che rilassata: inizia la giornata alle 8 del mattino tra editing e pianificazione dei contenuti, prosegue con meeting e collaborazioni e spesso lavora fino a mezzanotte.

Simile è la testimonianza di Caroline Lasher, 22 anni, che guadagna circa 10.000 dollari al mese gestendo autonomamente i suoi contenuti. Lasher scatta, edita e pubblica ogni giorno, portando con sé il treppiede ovunque vada. Il suo ritmo è estenuante e, nonostante senta il peso del burnout, evita di fermarsi per paura di perdere visibilità.

Quando il successo non basta: l’esempio di Caspar Lee

Anche chi ha raggiunto l’apice del successo sceglie talvolta di ritirarsi. È il caso di Caspar Lee, ex youtuber con oltre 6 milioni di iscritti, che ha abbandonato la creazione di contenuti nel 2019. Lee ha confessato di aver perso entusiasmo per il lavoro creativo, scegliendo invece di fondare una società di talent management e una venture capital. Il suo consiglio? “Fai qualcosa che ami, anche se nessuno ti guarda” – un monito che sottolinea quanto la passione debba essere la vera motivazione, al di là dei numeri.

La pressione del successo

Il desiderio di diventare influencer è ormai un fenomeno culturale, alimentato da piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube. Tuttavia, come evidenziato anche da una ricerca di Pew Research Center, l’utilizzo intensivo dei social può generare stress, ansia e un senso di competizione perenne tra i giovani.

Anche la BBC ha affrontato il tema, sottolineando come il mestiere dell’influencer non sia sostenibile a lungo termine per tutti, a causa di ritmi lavorativi disumani e una costante esposizione pubblica (fonte).

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