Ci sono storie che sfidano ogni logica, capaci di restituirci un po’ di fiducia nel prossimo e nel destino. Quella che arriva dal Michigan è una di queste: un portafoglio smarrito nel 2014 riemerge incredibilmente dopo undici anni, dopo aver percorso quasi un quarto di milione di chilometri nascosto nel vano motore di un’auto.

Un mistero lungo un decennio in fabbrica
Tutto inizia nel dicembre 2014 in uno stabilimento Ford del Michigan. Un operaio di 56 anni, durante il suo turno di lavoro, si accorge che il portafoglio gli è scivolato dalla tasca della camicia. Non un portafoglio qualunque: conteneva 15 dollari, la patente, il tesserino aziendale, diversi biglietti della lotteria e buoni regalo per un valore di ben 275 dollari. Scatta subito la ricerca, insieme a diversi colleghi, ispezionando una trentina di veicoli sulla linea di montaggio, ma senza alcun risultato. L’uomo, dopo 35 anni di onorato servizio, andrà in pensione con la convinzione di aver perso per sempre quel pezzo della sua vita.
La scoperta a 240.000 km di distanza
Undici anni dopo, la storia prende una piega inaspettata. In un’officina del Minnesota, un meccanico sta lavorando su una Ford con oltre 240.000 chilometri sul contachilometri. Durante la riparazione, nota qualcosa di strano: la scatola del filtro dell’aria non si chiude correttamente. Insospettito, guarda più a fondo e scopre l’incredibile: incastrato tra la trasmissione e il filtro, c’è un portafoglio. Come riportato dall’Associated Press, l’oggetto ha viaggiato per anni, sfidando neve, pioggia e il caldo torrido dell’Arizona, da dove proveniva l’auto. “È pazzesco,” ha commentato il meccanico, stupito dalla resistenza dell’oggetto.
Grazie alla patente ancora leggibile, il meccanico è riuscito a rintracciare il proprietario su Facebook, inviandogli una foto come prova. La reazione dell’ex operaio è stata di pura gioia: “Ti restituisce la fiducia nell’umanità quando qualcuno dice: ‘L’ho trovato, te lo restituisco’”.
Un tesoro dal valore inestimabile
Sebbene i biglietti della lotteria fossero ormai scaduti, alcuni buoni regalo erano ancora validi e un negozio si è offerto di sostituire gratuitamente quelli da 250 dollari. Ma per il pensionato, il vero valore non è economico. L’oggetto è diventato un simbolo, una capsula del tempo da conservare e tramandare. “Lo lascerò così com’è,” ha dichiarato, “e rimarrà a casa, per i miei figli. Potranno raccontarlo ai miei pronipoti”.
Se questa incredibile vicenda ti ha affascinato, puoi approfondire la notizia leggendo il report originale sul sito dell’Associated Press, che ha diffuso la storia in tutto il mondo.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!