Vladimir Putin sarebbe spaventato e vicino ad un possibile utilizzi di armi nucleari, secondo un ex componente della RAF.
Intervistato in una chat dal magazine Daily Star, un ex componente della RAF ha rivelato come Putin sia sempre più vicino all’utilizzo di armi nucleari mentre il suo esercito sta soccombendo in Ucraina.
Le principali controffensive hanno visto l’Ucraina riprendersi 6.000 chilometri quadrati di terra, mentre le punte di diamante della Russia sono state sconfitte.
Le forze di Putin hanno fallito in più punti della campagna, ma più la Russia fallisce e l’Ucraina ha successo, maggiore è la possibilità che Putin si rivolga a misure più drastiche, ha affermato l’esperto.
L’ex RAF Airmarshall, direttore generale dello sviluppo delle forze congiunte e direttore generale del Ministero della Difesa Edward Stringer ha trascorso del tempo lavorando al Pentagono ed è esperto nella strategia del conflitto nucleare.
“Quello che gli americani stanno cercando di fare lì è evitare la situazione in cui il crollo delle forze russe sia così drammatico e consequenziale che Putin possa sentire di non poter più difendere la Madre Russia”, ha detto al Daily Star, “e ora sarebbe giustificato o in preda al panico tanto da utilizzare armi nucleari“.
“Ecco perché gli ucraini hanno chiesto più missili a lungo raggio. Ed è per questo che gli americani hanno detto: ‘Beh, penso che probabilmente ne hai abbastanza per ora.‘”
La ragione di ciò, dice Edward, è a causa di una mentalità molto specifica secondo cui Putin potrebbe adottare più pressioni a cui viene sottoposto.
“È giusto dire che nel modo in cui si sviluppa la guerra, più Putin si spaventa, più lui stesso può fare qualcosa di sconsiderato“.
Spiegando, l’esperto rivela: “Se sei messo alle strette da tre persone con in mano dei coltelli e tiri fuori una pistola e spari alcuni colpi in aria, queste persone pensarnno: ok fa sul serio ci sparerà”.
Ha aggiunto: “Putin sta calcolando che potrebbe usare un’arma nucleare, scioccare l’Occidente ed essere in grado di negoziare“.
Ha aggiunto che in questa situazione potrebbe contrattare sul fatto che “l’Occidente non vedrà l’uso di una piccola arma nucleare sul campo di battaglia come qualcosa che vale la pena impegnarsi in uno scontro nucleare che equivarebbe ad un Armageddon“.
