Il mondo che percepiamo ha tre dimensioni spaziali, ma la fisica teorica suggerisce che potremmo vivere immersi in una realtà a più dimensioni. La quarta dimensione esiste? Secondo alcuni scienziati, sì — ma non nel modo in cui ce l’aspettiamo.

Cosa intendono i fisici quando parlano di quarta dimensione?
La quarta dimensione è una possibile estensione dello spazio che sfugge alla nostra percezione diretta.
La teoria più nota in proposito viene da Albert Einstein, che ha unificato spazio e tempo nel concetto di spazio-tempo a quattro dimensioni. Ma oltre al tempo, potrebbero esistere altre direzioni spaziali nascoste, invisibili ai nostri sensi.
Il fisico Brian Greene, intervistato da Big Think, spiega il concetto con un’analogia semplice ma efficace: un tubo da giardino. Da lontano, sembra una linea. Ma da vicino, rivela una circonferenza nascosta. Allo stesso modo, la quarta dimensione potrebbe essere “arrotolata” e invisibile, benché presente ovunque intorno a noi.
Cosa dice la scienza moderna sulle dimensioni extra?
Le teorie fisiche avanzate, come la teoria delle stringhe, prevedono fino a 11 dimensioni.
Secondo la teoria delle stringhe, le particelle elementari non sarebbero punti ma “stringhe” che vibrano in più dimensioni. Alcune di queste dimensioni extra sarebbero compattate in spazi piccolissimi, talmente minuscoli da risultare invisibili anche ai più sofisticati strumenti di osservazione.
Un recente studio del MIT, pubblicato su Physical Review Letters, analizza le implicazioni delle dimensioni nascoste per la gravità: piccole variazioni gravitazionali potrebbero essere la chiave per rilevare la quarta dimensione.
“Le dimensioni extra potrebbero spiegare molte anomalie della fisica che oggi non comprendiamo”, afferma il fisico teorico Lisa Randall dell’Università di Harvard.
Perché non riusciamo a vedere la quarta dimensione?
La nostra percezione è limitata dalla struttura del cervello e dalla scala dell’universo.
Il nostro cervello si è evoluto per interpretare tre direzioni spaziali. Qualsiasi dimensione aggiuntiva potrebbe essere troppo piccola, o semplicemente fuori portata rispetto ai nostri sensi. Le dimensioni extra, secondo alcuni modelli matematici, potrebbero trovarsi a livello subatomico, “arrotolate” su se stesse in modo da essere irrilevanti su scala macroscopica.
Conclusione: la quarta dimensione è invisibile, ma forse reale
La scienza non ha ancora trovato prove dirette dell’esistenza della quarta dimensione spaziale, ma le teorie più avanzate della fisica la considerano un elemento fondamentale. Le future scoperte nella meccanica quantistica e nella cosmologia potrebbero confermare ciò che oggi è solo ipotesi.
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