Quello che non conosci sulle 7 meraviglie del mondo

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Senza dubbio alcune curiosità sulle 7 meraviglie del mondo antico potrebbero sorprenderti. Le sette straordinarie realizzazioni fatte dall’uomo hanno attratto l’interesse delle persone fin dall’epoca antica, ma oggi solo una di queste meraviglie persiste.

Quello che non conosci sulle 7 meraviglie del mondo
Foto@Pixabay

In tempi remoti, proprio come al giorno d’oggi, le costruzioni che hanno meritato il titolo onorifico delle Sette Meraviglie del Mondo Antico erano viste come manifestazioni impressionanti del genio umano. Fu Antipatro di Sidone, un poeta greco del II secolo a.C., a scrivere un breve componimento poetico sulle meraviglie situate nell’odierna Grecia, Turchia, Egitto e Iraq, situate sul lato est del Mediterraneo.

La più antica e unica ancora esistente è la Piramide di Cheope. Costruita come sepoltura per il faraone Hufu, fu completata intorno al 2600 a.C. e rimase intatta fino al XIV secolo. La piramide fu violata nell’Antico Regno, e i tesori furono saccheggiati. Gli europei scoprirono la piramide attraverso Erodoto, e il primo europeo a penetrarvi fu Plinio il Vecchio. Era un tempo l’edificio più alto del mondo fino alla costruzione della Torre Eiffel nel 1889.

Anche il Faro di Alessandria era un edificio imponente dell’antico Egitto, costruito 3000 anni dopo la Grande Piramide. Fu danneggiato da terremoti tra il X e XIV secolo, crollò e i suoi resti furono riutilizzati nel 1480. Nel 1994 furono scoperti alcuni frammenti sottomarini, con piani per un museo subacqueo.

A Bodrum, in Turchia, fu costruita nel 350 a.C. una tomba per Mausolo e sua moglie Artemisia, che morirono prima del completamento. Decorata con oltre 300 statue e rilievi, l’edificio rimase in piedi per oltre 1600 anni prima di essere distrutto dai terremoti.

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C’è un dibattito sulla reale esistenza dei giardini pensili di Babilonia. Se esistessero, sarebbero stati costruiti da Nabú-kudurri-uszur nel VI secolo a.C. per sua moglie Amüthis. Strabone fornì una descrizione, ma la mancanza di documenti del periodo solleva dubbi.

Il Colosso di Rodi rappresentava Helios, il dio del sole. Fu costruito come ringraziamento nel 302 a.C., ma crollò in un terremoto nel 225 d.C. Non fu ricostruito a causa di un divieto oracolare.

Il tempio di Artemide, con inizio costruzione nel 550 a.C., durò 120 anni. Era una meta turistica dell’epoca, ma fu distrutto in un incendio nel 356 a.C. da un certo Erostrato. Fu ricostruito, ma non durò molto tempo.

Infine, la statua di Zeus, alta 12 metri e realizzata in avorio e oro, fu commissionata per un nuovo tempio di Zeus. Attrasse molti visitatori, tra cui l’imperatore Caligola, che voleva decapitarla. La sua sorte è incerta, ma si ritiene che fu distrutta da un incendio a Costantinopoli nel IV secolo.

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