Reazione agli antibiotici: Uomo sente la voce di Dio!

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Un recente studio pubblicato sulla rivista BMC Psychiatry ha riportato un caso interessante di un uomo di 50 anni che ha sperimentato un’inusuale reazione agli antibiotici, che ha portato a sintomi maniacali e allucinazioni uditive.

Reazione agli antibiotici Uomo sente la voce di Dio
Reazione agli antibiotici Uomo sente la voce di Dio (Foto@Pixabay)

Il paziente, che non aveva mai avuto problemi di salute mentale in precedenza e non aveva mai assunto antibiotici, ha sviluppato sbalzi d’umore, irritabilità e incoerenza nel parlare dopo aver preso i farmaci prescritti per un’infezione batterica delle vie respiratorie.

Secondo gli autori dello studio, questi sintomi sono tipici di una sindrome maniacale, caratterizzata da un aumento anomalo di energia, pensieri irregolari e comportamenti euforici. L’uomo si è quindi recato in un pronto soccorso psichiatrico a Ginevra, riferendo ai medici di sentirsi come se stesse morendo dopo la prima dose di antibiotici. Inoltre, ha iniziato ad avere allucinazioni uditive, “sentendo” la voce di Dio che gli parlava e gli comunicava di essere stato scelto per una missione speciale.

Dopo una diagnosi, i medici hanno identificato il caso come antibiomania, anche conosciuta come sindrome di Wanyer, un raro effetto collaterale del trattamento antibiotico. Pascal Sinart, psicologo e psichiatra dell’Università Cattolica di Leuven (KU Leuven) in Belgio, che non ha preso parte al caso, ma ha condotto una revisione degli studi sulla antibiomania, ha affermato che il programma di assunzione di antibiotici e i successivi sintomi maniacali corrispondono ai casi precedentemente segnalati.

Nella revisione condotta da Sinart e colleghi nel 2017, sono stati esaminati 37 casi di antibiomania descritti in 47 pazienti in soli tre anni. È emerso che la claritromicina, uno degli antibiotici prescritti al paziente, è uno dei principali responsabili dell’antibiomania, insieme ai chinolonici ciprofloxacina e ofloxacina. Tuttavia, Sinart suggerisce che ciò sia dovuto alla loro ampia prescrizione, piuttosto che a una caratteristica intrinseca di questi antibiotici.

Il paziente di Ginevra è stato trattato con lorazepam, un farmaco utilizzato per l’ansia e le convulsioni, il che dimostra che diversi tipi di antibiotici possono causare l’antibiomania. Nel caso specifico, i sintomi maniacali sono comparsi dopo l’assunzione di amoxicillina-acido clavulanico e sono scomparsi quando il trattamento è stato interrotto. Tuttavia, quando è stato prescritto il farmaco claritromicina, i sintomi maniacali sono tornati, costringendo nuovamente il paziente a interrompere il trattamento antibiotico. Una settimana dopo aver smesso di assumere gli antibiotici, l’uomo non presentava più sintomi maniacali.

Anche se il meccanismo esatto dell’interazione tra gli antibiotici e il sistema nervoso centrale, inclusi il cervello, rimane sconosciuto, Sinart e i suoi colleghi hanno avanzato alcune ipotesi nella loro revisione. È stato scoperto che diverse classi di antibiotici, come i macrolidi come la claritromicina e i beta-lattamici come l’amoxicillina, agiscono come inibitori dell’acido gamma-aminobutirrico (GABA), un neurotrasmettitore che sopprime l’attività dei neuroni eccitatori. Inoltre, è stato ipotizzato che gli antibiotici potrebbero influenzare il microbioma intestinale dei pazienti e causare disfunzioni dei mitocondri, che forniscono energia alle cellule.

Gli autori dello studio hanno anche suggerito che le interazioni farmacologiche tra la claritromicina e l’amoxicillina-acido clavulanico potrebbero contribuire alla manifestazione dei sintomi maniacali, a causa delle loro azioni condivise sui recettori GABA.

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