Rise, Katy Perry sogna l’unione tra i popoli

VEB

Un brano inedito improntato sull’invito all’unione tra i popoli: quale momento migliore per lanciare un brano del genere se non all’indomani della terribile strage di Nizza, col bilancio dei morti che aumenta inesorabilmente di ora in ora?

Katy Perry proprio in queste ore ha rilasciato Rise, brano che l’emittente televisiva americana NBC utilizzerà durante le Olimpiadi di Rio 2016, inclusa la cerimonia di apertura.

Questa è una canzone che ha fermentato dentro di me per anni e finalmente è venuta a galla. Sono stata ispirata a finire il brano ora, più che per il mio prossimo album, perché oggi più che mai c’è bisogno che il mondo sia unito. So che insieme possiamo rinascere dalla paura, nel nostro paese e in tutto il mondo. Non riesco a pensare ad un esempio migliore che non le Olimpiadi dove gli atleti, con le loro paure e il loro impegno, si ritrovano per ricordarci che insieme possiamo risolvere, superare tutto. Spero che questa canzone possa essere di ispirazione per curare, unirci e crescere insieme”: con queste parole la stessa Perry ha descritto la sua ultima fatica discografica.

Era dal 2013, dall’album “Prisme”, che non si faceva sentire con nuovi brani, e ora è tornata con una canzone che certamente è incisiva e forte, nelle parole e nel messaggio.

La canzone è già scaricabile su iTunes.

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