Immagina di poter scattare una foto con il tuo smartphone e visualizzare oggetti nascosti dietro i muri. Non è fantascienza, ma una realtà sempre più vicina grazie a una scoperta rivoluzionaria sviluppata dall’Università di Scienza e Tecnologia della Cina.

Come Funziona la Tecnologia “See-Through Wall”
Un team di ricercatori guidato dal professor Wenwen Li ha messo a punto un algoritmo capace di utilizzare le superfici murarie come “specchi virtuali”. Sfruttando le impercettibili variazioni nella struttura e nella riflettività del muro, il sistema riesce a catturare la luce riflessa e a ricostruire in tempo reale immagini di oggetti al di là della parete.
Secondo Li, “il nostro metodo può trasformare qualsiasi asperità di una parete in una fonte di segnale utile, formando un’immagine nitida di ciò che si trova dietro”. (ScienceDaily)
La tecnologia funziona a una velocità sorprendente, generando fino a 25 fotogrammi al secondo, utilizzando fotocamere convenzionali come quelle integrate negli smartphone. È un salto enorme rispetto alle precedenti tecnologie di imaging nascosto, spesso complesse e poco pratiche per l’uso quotidiano.
L’Intelligenza dell’Algoritmo
Il processo prevede la costruzione di un modello digitale avanzato della parete, che tiene conto di dettagli microscopici come la grana della superficie, l’assorbimento della luce e le proprietà di riflessione. L’algoritmo, simile a quelli utilizzati per il light-field rendering, riesce così a estrarre informazioni che normalmente sfuggono all’occhio umano e ai sensori tradizionali.
La professoressa Claire Vallance dell’Università di Oxford ha confermato la validità scientifica del metodo, dichiarando che “la qualità della ricostruzione dell’immagine è notevolmente superiore rispetto a qualsiasi precedente approccio di imaging riflesso” (Oxford Science Blog).
Limiti e Prospettive Future
Attualmente, la tecnologia è efficace solo con oggetti che emettono luce propria, come schermi accesi o dispositivi elettronici. Tuttavia, il team è già al lavoro per estenderla ad altri tipi di oggetti tramite l’utilizzo di illuminazione attiva e apprendimento automatico.
Le applicazioni potenziali sono molteplici:
- Sicurezza e sorveglianza: le forze dell’ordine potrebbero monitorare ambienti chiusi senza necessità di ingresso diretto.
- Automotive e guida autonoma: i veicoli potrebbero “vedere” pedoni o ostacoli oltre gli angoli ciechi.
- Salvataggio in emergenze: i soccorritori potrebbero individuare vittime intrappolate in edifici crollati.
Anche il settore della realtà aumentata e dei videogiochi potrebbe beneficiare di questa tecnologia, aggiungendo nuovi livelli di interazione con ambienti digitali realistici.
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