I primi veri farmaci contro la vecchiaia potrebbero fare la loro comparsa già nel giro di quattro cinque anni.

Specialisti in bioingegneria della US Northwestern University hanno fatto una scoperta che potrebbe avvicinare l’umanità alla creazione di una cura per l’invecchiamento. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Aging.
Scienziati americani hanno studiato i cambiamenti genetici in diversi organi in diverse specie di vertebrati, compreso l’uomo.
Di conseguenza, gli esperti hanno scoperto che con l’età i geni corti iniziano a dominare su quelli lunghi. Ecco perché, secondo i bioingegneri, anche un semplice infortunio in una persona anziana guarisce più a lungo che in una giovane.
“Invece di limitarsi a riparare il taglio, il corpo deve anche essere distratto da uno squilibrio nell’attività genica“, ha spiegato uno degli autori del lavoro.
Gli esperti hanno notato che, avendo affrontato una violazione, il corpo di una persona anziana non ha tempo con un’altra. Pertanto, le infezioni virali provocano il cancro, affermano gli scienziati.
I farmaci antietà in fase di sviluppo non sono solo diretti contro l’invecchiamento in quanto tale, ma contro malattie pericolose che lo accelerano. Il primo medicinale potrebbe fare la sua comparsa sul mercato dai tre ai cinque anni.