Scienza conferma: Ultima estinzione di massa è cominciata

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Nel corso della ricerca, gli scienziati hanno sviluppato una “Terra virtuale” per comprendere e studiare meglio le estinzioni globali che saranno causate dai successivi cambiamenti climatici.

Scienza conferma Ultima estinzione di massa cominciata
foto@Pixabay

Gli scienziati avvertono, non per la prima volta, che un’altra estinzione di massa sulla Terra non può essere evitata: secondo un nuovo studio, abbiamo già calpestato questo pendio scivoloso e non può essere fermato, come riporta il Daily Mail.

Un nuovo studio condotto dallo scienziato della Commissione europea Giovanni Strohn e dal professore della Flinders University Cory Bradshaw suggerisce che più di un quarto della biodiversità del pianeta sarà cancellato dalla faccia della Terra entro la fine di questo secolo.

Nel corso della ricerca, gli scienziati hanno sviluppato una “Terra virtuale” per comprendere e studiare meglio le estinzioni globali che saranno causate dai successivi cambiamenti climatici. Purtroppo, i risultati non sono incoraggianti.

I risultati dello studio mostrano che il pianeta è già entrato nella sesta estinzione di massa causata dall’attività umana e dai cambiamenti climatici. Si stima che entro il 2050 scomparirà circa il 10% di tutte le specie vegetali e animali, ed entro la fine del secolo questa cifra salirà al 27%.

Secondo Bradshaw, i bambini nati oggi che vivono fino a 79 anni potrebbero assistere all’estinzione di letteralmente migliaia di specie di piante e animali, da orchidee e piccoli insetti a elefanti e koala. Oggi, più di 42.000 specie sono minacciate di estinzione nel mondo.

Per creare una “Terra virtuale”, gli scienziati hanno utilizzato un supercomputer. Hanno inserito più di 15.000 catene alimentari nel database in modo da poter prevedere il destino delle specie correlate. In sostanza, i ricercatori hanno creato una mappa interattiva del pianeta che dipinge un futuro molto tetro per la vita sulla Terra.

I ricercatori ritengono che le precedenti stime delle traiettorie di estinzione delle specie sulla Terra non fossero del tutto corrette perché non tenevano conto della co-estinzione. In parole povere, l’estinzione di una specie preda è un’estinzione primaria, ma porta con sé anche l’estinzione di un predatore, che dipende dalla disponibilità di prede.

Oggi la co-estinzione è riconosciuta come uno dei principali motori della perdita di biodiversità globale, aggravata dai cambiamenti climatici.

Il modello del supercomputer ha mostrato specie correlate e quindi ha applicato loro i cambiamenti del clima e dell’uso del suolo per prevedere il futuro della Terra. I ricercatori osservano che il loro modello non crea una replica esatta della Terra, ma crea piuttosto un “pianeta ecologicamente simile“.

Gli scienziati hanno popolato il mondo virtuale da zero e hanno mappato il destino di migliaia di specie in tutto il mondo per determinare la probabilità di punti critici nel mondo reale, ha affermato Strohn. Nel corso dello studio, gli scienziati sono stati in grado di valutare l’adattamento a diversi scenari climatici e poi correlarlo con altri fattori per prevedere una possibile estinzione di massa.

I ricercatori hanno considerato diversi possibili scenari. Ad esempio, nello scenario medio, la perdita globale di diversità entro il 2050 sarà di circa il 6% ed entro la fine del secolo raggiungerà il 13%. Tuttavia, lo scenario peggiore prevede che in 30 anni perderemo circa il 10% di tutta la vita, ed entro la fine del secolo questa cifra raggiungerà il 27%.

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