Pochi sanno che dietro al ritrovamento del relitto più famoso della storia, avvenuto il 1° settembre 1985, si nascondeva un’operazione segreta della Marina Militare statunitense. L’esploratore Robert Ballard, ufficialmente a caccia del Titanic, stava in realtà svolgendo una missione top secret in piena Guerra Fredda.

Una Missione Segreta della Guerra Fredda
La spedizione di Ballard del 1985 era finanziata dalla U.S. Navy, ma l’obiettivo primario non era la nave “inaffondabile”. Come confermato dallo stesso Ballard alla CNN, il suo incarico era mappare e ispezionare i relitti di due sottomarini nucleari americani affondati negli anni ’60: l’USS Thresher e l’USS Scorpion. La Marina voleva analizzare lo stato dei reattori nucleari dopo decenni sul fondale oceanico.
“Non volevamo che i sovietici sapessero dove si trovava il sottomarino,” ha dichiarato Ballard. La ricerca del Titanic divenne così la copertura perfetta per distogliere l’attenzione dalla vera operatività militare. Ballard ottenne il permesso di cercare il transatlantico solo se gli fosse rimasto del tempo al termine della missione principale. Il tempo a sua disposizione era di soli 12 giorni.
La Strategia del Campo di Detriti: La Vera Chiave
Il successo di Ballard non fu un colpo di fortuna, ma il frutto di una brillante intuizione avuta proprio durante l’ispezione del sottomarino Scorpion. Si rese conto che l’implosione aveva creato una lunga scia di detriti, con gli oggetti più leggeri trasportati più lontano dalle correnti. Ipotizzò che anche il Titanic, spezzandosi, avesse generato un “campo di detriti” simile, ma molto più vasto.
Invece di cercare un oggetto relativamente piccolo come lo scafo a quasi 4.000 metri di profondità, decise di cercare quella scia. Era un bersaglio molto più grande e facile da individuare con il suo veicolo sottomarino a comando remoto, l’Argo. Fu proprio seguendo questa traccia che, nelle prime ore del 1° settembre, l’immagine di una delle caldaie del Titanic apparve sui monitor. “Ci siamo resi conto che si trattava sicuramente del Titanic e si è scatenato l’inferno,” ha ricordato Ballard.
La scoperta del relitto ha alimentato ulteriormente il mito del Titanic, ispirando film, documentari e un interesse globale che dura ancora oggi. Tuttavia, la storia del suo ritrovamento è un affascinante intreccio di ingegno scientifico e spionaggio militare.
Per chi volesse approfondire la carriera di Robert Ballard e le tecnologie utilizzate, è possibile consultare le risorse ufficiali della Woods Hole Oceanographic Institution e gli archivi della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!