Prevenzione, è una parola molto importante soprattutto in ambito medico, ma per prevenire è ovviamente obbligatorio conoscere una determinata malattia, in questo caso parliamo della Sepsi, ma vediamo nel dettaglio.
Tra le malattie, che mettono in serio pericolo la vita ed in molti casi si rivelano anche mortali, le più conosciute sono infarto ed ictus, eppure molto più ricorrente, e più sconosciuta, è la sepsi.
La Sepsi è una grave forma di infezione caratterizzata da un’abnorme risposta infiammatoria messa in atto dall’organismo: può colpire chiunque senza distinzione di età, sesso, condizioni di salute anche se sono più esposte le persone con ridotte difese immunitarie, anziani e bambini.
La Sepsi è una patologia, visti gli oltre 60 mila casi ogni anno, che colpisce, dunque, molto più dell’infarto ma al contrario di quest’ultimo si sa davvero ancora molto poca su di essa.
I medici ci tengono molto al che vi sia molta più informazione sui metodi di prevenzione, sulla sintomatologia e sulle cure da attuare immediatamente.
Ci si potrebbe trovare di fronte ad un episodio di Sepsi qualora dovessero verificarsi i seguenti sintomi: febbre alta che non passa entro 48 ore (deve superare i 38,5 gradi e non scendere neppure con l’assunzione di antipiretici), difficoltà nella respirazione, malessere generale, ipotensione, svenimenti, riduzione della diuresi, gonfiore arti inferiori e/o superiori, stato di coscienza alterato, comparsa di petecchie. Se l’infezione è localizzata, la Sepsi può essere curata a casa, grazie ad una terapia a base di antibiotici. Qualora si presentino delle complicanze e l’infezione risulta più grave, diventa assolutamente necessario il ricovero in ospedale.
Le ultime ricerche dimostrano che con l’adozione tempestiva di strategie di provata efficacia, sia possibile ridurre in maniera significativa la mortalità ad essa associata.