Un evento dal fortissimo valore simbolico: mentre tutte le strade parigine ricordavano le vittime degli attentati terroristici dello scorso 13 novembre 2015, ad un anno esatto il luogo simbolo della terribile strage è stato riaperto e a sancire la rinascita è stato un emozionato Sting, che ha fuso spettacolo e ricordi in un’esibizione indimenticabile.
“In occasione della riapertura del Bataclan abbiamo due importanti compiti da assolvere. Primo, ricordare e onorare quelli che hanno perso la vita nell’attacco di un anno fa, e secondo celebrare la vita e la musica che questo storico teatro rappresenta. Nel fare questo, speriamo di rispettare la memoria ma anche l’amore per la vita di quelli che sono caduti. Non dobbiamo mai dimenticarli”: così Sting ha spiegato il senso della sua esibizione a Parigi, in occasione della riapertura del Bataclan a un anno della strage.
Tra i 1500 spettatori ci sono superstiti che ora saltano, piangono, si abbracciano, gridano «I’ll send an SOS to the world», disperata richiesta di aiuto di uno dei più grandi inni rock di sempre.
Ingenti le misure di sicurezza, con 14 nuove telecamere di videosorveglianza, un sistema di chiusura automatica delle porte in caso di emergenza e un esercito di addetti alla protezione del sito tra guardie private, gendarmi e Police Nationale.
Due membri della band americana Eagles Of death metal, che suonava al Bataclan la sera del 13 novembre 2015 quando un commando jihadista fece irruzione uccidendo 90 persone, hanno provato a entrare nel locale ma è stato negato loro l’accesso.