La sonda Rosetta non smette di incantare ed ha inviato sulla Terra altre straordinarie immagini di incontri “ravvicinati” a dir poco entusiasmanti.
Nelle scorse ore, viaggiando a 120mila chilometri all’ora, la cometa sulla quale si trova la sonda Rosetta ha raggiunto il suo perielio, cioè il punto massimo di avvicinamento al Sole e da qui ha effettuato le sue riprese.
Rosetta, “salutando” il sole, ha ripreso una grande luminosa esplosione sulla superfice della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko: l’esplosione è stata causata dall’emissione di un getto di gas dovuto all’evaporazione del ghiaccio.
La sonda Rosetta ha fotografato l’incontro nella notte alle 4.03, a una distanza di 185 milioni di chilometri. “L’attività della cometa rimarrà alta per molte settimane, e siamo impazienti di cogliere sul fatto molti getti”, osserva dice Nicolas Altobelli, che lavora alla missione Rosetta.
Al momento la cometa sta scagliando nello spazio fino a 300 chili di vapore acqueo al secondo. Le quantità registrate sono mille volte maggiori rispetto a quelle registrate nell’agosto 2014, quando Rosetta ha raggiunto la cometa: all’epoca si attestavano sui 300 grammi di vapore al secondo.