Negli ultimi mesi, la Terra ha iniziato a ruotare leggermente più velocemente, accorciando le giornate di pochi millisecondi. Sembra irrilevante, ma queste variazioni minime potrebbero avere un impatto concreto su tecnologia, orologi e persino sulla gestione globale del tempo.

La rotazione terrestre accelera: quanto si accorciano le giornate?
La durata di una giornata non è fissa: non sono sempre esattamente 24 ore. Il 10 luglio 2025, ad esempio, la giornata è stata più breve di 1,36 millisecondi, secondo i dati raccolti dal US Naval Observatory e dall’International Earth Rotation and Reference Systems Service, consultabili su timeanddate.com.
Anche il 5 agosto 2025 si prevede una durata ridotta: 1,25 millisecondi in meno rispetto alle canoniche 24 ore. Sebbene si tratti di frazioni di secondo, queste micro-variazioni vengono monitorate con la massima attenzione. Il record recente resta però del 30 giugno 2022, con una giornata accorciata di 1,59 millisecondi.
La rotazione terrestre è influenzata da diversi fattori:
- l’attrazione gravitazionale della Luna,
- i cambiamenti stagionali dell’atmosfera,
- il comportamento del nucleo terrestre liquido.
Le variazioni nella velocità di rotazione possono sembrare irrilevanti per la vita quotidiana, ma per sistemi complessi come satelliti, GPS e telecomunicazioni, anche un millisecondo conta.
Orologi atomici, secondi intercalari e rischi tecnologici
Dal 1955, la misura del tempo globale si basa sugli orologi atomici, che offrono una precisione incredibile calcolando il Tempo Coordinato Universale (UTC). Tuttavia, quando la rotazione terrestre e il tempo atomico non coincidono, viene aggiunto un “secondo intercalare”, come accade per gli anni bisestili.
Dal 1972 sono stati aggiunti 27 secondi intercalari. Tuttavia, la tendenza all’accelerazione della Terra potrebbe portare al primo secondo intercalare negativo della storia, cioè alla rimozione di un secondo dall’UTC. Secondo il geofisico Duncan Agnew, c’è una probabilità del 40% che questo accada entro il 2035.
Il problema? Il secondo intercalare negativo non è mai stato testato. Secondo Judah Levine, esperto del National Institute of Standards and Technology, “è come il problema dell’anno 2000, ma con ancora più incognite”. Qualsiasi errore nel sincronizzare i sistemi globali può compromettere infrastrutture critiche come:
- reti elettriche,
- operazioni bancarie digitali,
- navigazione satellitare.
Il paradosso del cambiamento climatico: più ghiaccio sciolto, meno velocità
Uno degli effetti più sorprendenti del cambiamento climatico è il suo impatto sulla rotazione terrestre. Lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e Antartide rallenta il nostro pianeta, proprio come un pattinatore rallenta allargando le braccia.
Secondo la NASA, dallo scioglimento dei ghiacci dipende circa un terzo dell’innalzamento del livello dei mari dal 1993. Questo movimento di massa influisce anche sull’asse di rotazione terrestre, come spiegato da Benedikt Soja, docente al Politecnico Federale di Zurigo.
In assenza del riscaldamento globale, avremmo potuto già assistere all’introduzione di un secondo intercalare negativo. Tuttavia, se le emissioni di gas serra continueranno ad aumentare, il loro impatto potrebbe superare persino quello della Luna sul lungo periodo.
Conclusione: pochi millisecondi che contano molto
Sebbene la variazione di durata di una giornata sembri trascurabile, le implicazioni sono tutt’altro che irrilevanti. La velocità della Terra, il tempo atomico e il cambiamento climatico si intrecciano in un delicato equilibrio che potrebbe cambiare il modo in cui regoliamo orologi e tecnologie globali.
Per saperne di più, approfondisci su fonti autorevoli come:
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