Eldrick Tont Woods, meglio conosciuto come Tiger Woods, è uno degli sportivi più ricchi del globo, con quei 1,3 miliardi di dollari stimati di guadagno tra gare e sponsor.
Tiger Woods, golfista di fama mondiale, rivela però alcuni particolari molto tristi della sua infanzia e della sua vita privata, nero su bianco per il suo nuovo libro il golfista parla della sua gioventù e i primi episodi di razzismo contro di lui.
“Quando ero bambino a Cypress, in California, i vicini hanno cominciato ad attaccare la nostra famiglia perché di razza mista” scrive il golfista “Alcuni dei residenti non erano felice e spesso capitava gettassero qualsiasi oggetto in casa, pietre, limoni e altro”.
La cosa si placò solo quando i fratellastri andarono a bussare alle porte di chi aveva commesso quei gesti cercando di chiarirsi una volta per tutte: “Kevin e Earl Jr. sono andati a bussare alla porta di chi aveva fatto quei gesti, non hanno più lanciato sassi contro casa nostra”.
Ma gli episodi di razzismo non si sono certo fermati alla vita privata, Tiger Woods rivela come anche sul campo da golf ci sono stati problemi: “Le persone dicevano cose brutte su di me, io pensavo fossero solo stupide, perché facevano questo? La gente parlava alle spalle”.
Il razzismo ha seguito la vita di Tiger Woods, come rivela lo stesso golfista e tanti sono stati i commenti pubblici durante la sua carriera ventennale, legati ad una vena di discriminazione razziale.