Torino, dal posteggio ai rifiuti: tutti i rincari della Giunta Appendino

VEB

A Torino la Giunta Appendino sta per approvare il bilancio preventivo 2017 e con questo anche una serie di aumenti che riguardano molti settori dal posteggio alla tassa sui rifiuti.

A Torino aumentano il canone dell’occupazione del suolo pubblico, la tassa sui rifiuti, il costo dei permessi sosta in strisce blu per i residenti che sarà calcolato sulla base del reddito Isee, e per entrare nella Ztl per ragioni di lavoro.

Non tardano ad arrivare le critiche del Pd, infatti, Mimmo Carretta su Facebook così commenta: “A caccia di denari freschi per il futuro bilancio, la nuova sindaca ha scelto di mettere le mani in tasca a chi fatica ad arrivare alla fine del mese”.

“Si fa cassa – continua – anche con chi lavora nella Ztl del centro, con i residenti e con i possessori di un posto auto”.

Il talloncino della sosta a pagamento, infatti, sarà graduato in tre fasce.

Oggi costa 45 euro per tutti, da domani invece il prezzo sarà differenziato: da zero a 20mila euro annui, la cifra rimarrà invariata; quanti possiedono una vettura con una potenza inferiore ai 100 kilowatt e un reddito sotto i 12mila euro pagheranno 35 euro.

Ma che cosa succede oltre i 20mila euro l’anno? Il sotto casa costerà 90 euro per la fascia intermedia (fino a 50mila euro) e addirittura 180 euro per i “ricchi” oltre i 50mila euro di reddito annuo Isee.

Aumenti anche per la Tari, tassa rifiuti. Restano invariate le imposte Irpef, Imu ma solo perché per legge non possono subire incrementi.

Il Pd a muso duro contro il primo cittadino torinese: “Cara sindaca Appendino, giù la maschera: il suo sogno si sta trasformando in un incubo per tanti torinesi che hanno creduto davvero al riscatto degli ultimi. Invece qui l’unico riscatto è quello del banco dei pegni cui tanta gente dovrà ricorrere dopo essersi venduta anche le scarpe”.

Ma il Pd non è il solo a scagliarsi contro l’amministrazione penta stellata: “Ci chiediamo dove sia finita la Appendino che si scagliava con tutte le sue forze contro aumenti e decisioni del suo predecessore. Di certo, non è la stessa che vediamo oggi sedere sullo scranno più alto della sala consiliare”. Queste le parole di Fabrizio Ricca della Lega Nord.

“Quando i 5 Stelle – continua Ricca – promettevano che avrebbero cambiato Torino, di certo nessuno si aspettava che avrebbero cercato di farlo riducendo completamente sul lastrico i torinesi”.

“Se la giunta Fassino – conclude – metteva le mani in tasca ai cittadini ogni volta che ne sentiva il bisogno, quella targata Appendino porta loro via direttamente i pantaloni. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine”.

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