Donald Trump ha firmato un decreto per la declassificazione dei dossier legati all’assassinio di John F. Kennedy, uno degli eventi più enigmatici e discussi della storia americana. La notizia, riportata da Axios, ha riacceso l’interesse su un caso che per decenni è stato oggetto di speculazioni e teorie del complotto.

Un Passo Atteso da Decenni
Durante l’annuncio ufficiale nello Studio Ovale, Trump ha definito l’ordine come un “grosso affare”, sottolineando quanto fosse atteso da molte persone. Il 97% dei documenti relativi all’assassinio di JFK era già stato reso pubblico grazie a una legge del 1992 che imponeva al governo statunitense di declassificare i fascicoli entro ottobre 2017. Tuttavia, solo una parte dei documenti è stata effettivamente pubblicata nei termini previsti.
Nel dicembre 2022, il presidente Joe Biden ha autorizzato la diffusione di ulteriori documenti riservati, mantenendo viva la speranza di fare chiarezza definitiva su un caso che ancora oggi divide storici e appassionati di cronaca.
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Le Teorie Dietro l’Assassinio di JFK
Il caso dell’assassinio di John F. Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas, ha generato numerose teorie del complotto. Secondo la versione ufficiale, Lee Harvey Oswald, un ex marine che aveva vissuto in Unione Sovietica, sarebbe stato l’unico responsabile dell’omicidio. Tuttavia, la sua morte avvenuta poco dopo l’arresto – per mano del proprietario di un night club, Jack Ruby – ha alimentato i sospetti su un possibile complotto più ampio.
Nonostante la pubblicazione di migliaia di documenti, molti aspetti dell’omicidio restano avvolti nel mistero. Ad esempio, ci sono dubbi sulla motivazione di Oswald, sui suoi legami con l’Unione Sovietica e su eventuali connessioni con altre entità.
Cosa Potrebbero Rivelare i Nuovi Documenti?
Il decreto firmato da Trump punta a far luce su ciò che resta ancora classificato. Sebbene i documenti pubblicati finora non abbiano alterato significativamente la narrativa ufficiale, molti ritengono che le informazioni ancora riservate possano fornire dettagli inediti. Secondo Time, la questione non è tanto riscrivere la storia quanto comprendere meglio il contesto e il possibile coinvolgimento di altre figure o organizzazioni.
Un Caso che Continua a Dividere
L’assassinio di JFK, insieme a quello di suo fratello Robert F. Kennedy e di Martin Luther King Jr., ha segnato profondamente la storia americana degli anni ’60. L’interesse su questi eventi è alimentato non solo dalla loro portata storica, ma anche dall’assenza di risposte definitive su molti punti cruciali.
La declassificazione dei documenti potrebbe rappresentare un passo avanti verso una maggiore trasparenza, ma resta da vedere se sarà sufficiente a soddisfare chi, da decenni, chiede chiarezza su uno dei capitoli più oscuri della storia degli Stati Uniti.
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