Per decenni, l’ombra del dubbio ha avvolto il ruolo dell’intelligence americana nel panorama politico italiano del dopoguerra. Con la progressiva declassificazione dei documenti della C_I_A (Central Intelligence Agency), grazie ad iniziative come la Direttiva Renzi in Italia e il lavoro del National Security Archive negli USA, si sta lentamente componendo un mosaico complesso che fa luce su interventi, finanziamenti e strategie occulte. Queste rivelazioni non raccontano solo la storia di una guerra fredda combattuta sul suolo italiano, ma mettono in evidenza quanto fosse profonda la volontà degli Stati Uniti di contenere la minaccia comunista nella penisola.

Finanziamenti Occulti e L’Influenza Politica
Una delle costanti che emerge dai file resi pubblici riguarda il sostegno finanziario americano ai partiti politici italiani non comunisti. I documenti mostrano che questo flusso di denaro non si è limitato alle cruciali elezioni del 1948, come si pensava in precedenza, ma è continuato ben oltre, fino ai primi anni ’60. Secondo uno studio del Dipartimento della Difesa, declassificato nel 2016, gli aiuti segreti della C_I_A all’Italia si aggiravano intorno ai 5 milioni di dollari all’anno dalla fine degli anni ’40.
Questo supporto economico era un pilastro della strategia statunitense per garantire stabilità a governi di centro e arginare l’influenza del Partito Comunista Italiano (PCI), all’epoca il più grande partito comunista dell’Europa occidentale. Tali operazioni si svolgevano anche attraverso figure chiave come l’ambasciatrice statunitense Clare Boothe Luce (1953-1956), che utilizzava l’assegnazione di contratti di appalto (Offshore Procurement Program) per indebolire la presa del PCI sui sindacati.
- Cosa Nasconde il Lato Oscuro della Luna? Il Caso Swann e i Dossier Segreti della CIA
- Documenti segreti nazisti ritrovati in Argentina
- File segreti CIA svelano 3 basi aliene: due sarebbero sulla Terra, una su Titano
Un esempio specifico, emerso dai documenti declassificati sull’omicidio Kennedy, rivela dettagli inediti sui finanziamenti al Partito Socialista Italiano (PSI) di Pietro Nenni. Questa ingerenza, seppur giustificata all’epoca dalla logica del blocco contro il Patto di Varsavia, evidenzia una sistematica interferenza negli affari interni italiani per orientare la direzione politica del Paese.
L’Ombra di Gladio: La Rete “Stay Behind”
Il capitolo forse più controverso e denso di interrogativi riguarda l’Operazione Gladio, il nome in codice per la branca italiana della rete clandestina “Stay Behind”, organizzata dalla NATO e dalla C_I_A in collaborazione con i servizi segreti di diversi paesi europei, in Italia il SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate).
Gladio era ufficialmente una misura di contingenza per organizzare la resistenza armata in caso di invasione del Patto di Varsavia. La sua esistenza fu rivelata pubblicamente solo nel 1990 e i documenti italiani del SIFAR, come quello del 1° giugno 1959 intitolato “Le forze speciali del SIFAR e l’Operazione Gladio”, ne confermarono la natura di esercito segreto collegato alla NATO.
Tuttavia, le connessioni di Gladio con il terrorismo di destra e con la cosiddetta “strategia della tensione” rappresentano la parte più oscura della storia. Sebbene il dibattito sia ancora acceso e i documenti declassificati non forniscano un quadro definitivo sull’uso di Gladio in atti terroristici, alcune commissioni parlamentari d’inchiesta italiane hanno indagato sui possibili legami. Ad esempio, nel contesto della strage di Bologna del 1980, il governo Draghi ha avviato nel 2021 la declassificazione di ulteriori documenti inerenti a Gladio e alla loggia massonica P2, nel tentativo di far luce su presunti nessi con i depistaggi e le operazioni eversive. Molti ricercatori, come Daniele Ganser, sottolineano che la C_I_A e altri servizi segreti stranieri hanno avuto un ruolo nel creare reti che, in alcuni casi, si sono convertite in attori attivi in cause politiche e talvolta eversive.
Guerra Psicologica e Manipolazione Informativa
Oltre al denaro e alle reti occulte, i file declassificati mostrano l’uso di campagne di propaganda e disinformazione da parte della C_I_A per influenzare l’opinione pubblica. Un memorandum del 1976 al Presidente Ford, in relazione alle elezioni italiane del 1976, descrive un programma di propaganda e disinformazione autorizzato per sfruttare le paure degli italiani nei confronti del Partito Comunista.
Il documento menziona la diffusione di un “pamphlet fabbricato” che, sebbene denunciato come falso, ottenne un’ampia copertura mediatica, legando strettamente i comunisti italiani ai sovietici. L’obiettivo era chiaro: delegittimare i partiti di sinistra e i loro alleati attraverso la guerra psicologica. La strategia era basata sulla creazione di documenti fasulli o manipolati (come testimonia il riferimento a “fabricated documents” usati con successo) per influenzare il voto, assicurandosi che l’origine statunitense non venisse mai svelata.
Accesso e Difficoltà: Un Percorso a Ostacoli
L’ottenimento di questi documenti declassificati della C_I_A rimane spesso un percorso ad ostacoli, un dettaglio che chi si occupa di storia contemporanea conosce bene. Molti file originali sono stati distrutti o rimangono inaccessibili, come evidenziato dalle richieste del National Security Archive e di altri studiosi (es. Ganser) respinte per l’accesso ai documenti su Gladio.
Tuttavia, quanto emerso finora, spesso grazie a fughe di notizie, indagini giornalistiche e, in Italia, ai lavori delle Commissioni parlamentari d’inchiesta (come quella su Terrorismo e Stragi), offre una prospettiva innegabile sulla portata dell’intervento C_I_A. Non si tratta solo di storia, ma della comprensione profonda delle radici di molte delle tensioni politiche e sociali che hanno caratterizzato il periodo della Guerra Fredda in Italia. La trasparenza totale non è ancora raggiunta, ma ogni nuova declassificazione aggiunge un tassello fondamentale alla ricostruzione di questa fase cruciale.
FAQ – Domande Frequenti sui Documenti C_I_A in Italia
Qual è l’importanza principale dei documenti declassificati della C_I_A sull’Italia?
I documenti declassificati offrono una prova tangibile e dettagliata della sistematica interferenza statunitense nella politica italiana durante la Guerra Fredda. Rivelano l’entità dei finanziamenti segreti a partiti non comunisti e l’esistenza di reti clandestine, come Gladio, volte a contenere l’influenza del PCI e a stabilizzare gli schieramenti politici filo-occidentali.
Cosa rivelano i file sulla controversa “Operazione Gladio”?
I file confermano che l’Operazione Gladio era la sezione italiana della rete di resistenza segreta (“Stay Behind”) supportata da NATO e C_I_A, destinata a essere attivata in caso di invasione sovietica. La controversia principale, ancora oggetto di indagine e dibattito, riguarda il suo presunto coinvolgimento in atti eversivi e nel contesto della “strategia della tensione” in Italia.
Quanto denaro ha inviato la C_I_A in Italia e per quanto tempo?
I documenti, inclusi studi del Dipartimento della Difesa americano, indicano che gli aiuti segreti della C_I_A all’Italia ammontavano in media a circa 5 milioni di dollari all’anno. Questo flusso di denaro occulto è durato per un lungo periodo, estendendosi dalle cruciali elezioni del 1948 fino almeno ai primi anni ’60, con operazioni che continuavano, in varie forme, anche negli anni ’70 per influenzare i risultati elettorali.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!