Tumore colon retto, nuovi farmaci per i malati gravi

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Il carcinoma del colon-retto (CRC) è il tumore maligno più frequente originato nel colon, nel retto e nell’appendice: con 610.000 morti all’anno nel mondo, è la seconda forma più comune di cancro.

I tumori del colon-retto colpiscono il tratto finale del tubo digerente. Sono dovuti nella gran parte dei casi a una trasformazione in senso maligno di polipi, piccole escrescenze derivate dalla riproduzione incontrollata di cellule della mucosa intestinale.

Nella maggior parte dei casi i polipi non danno sintomi; solo nel 5% dei casi possono dar luogo a piccole perdite di sangue rilevabili con un esame delle feci per la ricerca del cosiddetto “sangue occulto”.

Il tumore del colon-retto si manifesta, nella metà dei casi, nel sigma (ovvero nell’ultima parte del colon vero e proprio) e nel retto; in un quarto di malati è il colon ascendente a essere colpito, mentre la localizzazione della malattia nel colon trasverso e in quello discendente si verifica in un caso su cinque circa.

Sono stati rivelati diversi fattori ambientali e comportamentali correlati: numerose ricerche hanno dimostrato che le persone che consumano grandi quantità di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, poca frutta e verdura sono più esposte all’insorgenza della patologia. Lo stesso dicasi per i fumatori, i forti consumatori di alcolici, le persone in sovrappeso e sedentarie.

Contano anche la familiarità e i fattori ereditari in circa un caso su tre.  In particolare, il rischio può essere aumentato se la patologia è stata diagnosticata in un parente stretto (padre, padre, fratello o sorella) di età inferiore a 45 anni, oppure in più parenti stretti all’interno della stessa famiglia.

Tumore colon retto nuovi farmaci per i malati gravi

Le probabilità di guarigione aumentano considerevolmente se la malattia è diagnosticata e, di conseguenza, trattata, quando è ancora in uno stadio iniziale. In Italia è stato messo a punto un apposito programma di screening per la diagnosi precoce del cancro del colon-retto che le autorità sanitarie stanno progressivamente estendendo a tutto il paese.

Tutti gli uomini e le donne di età compresa tra 50 e 69 anni possono sottoporsi gratuitamente all’Hemoccult test per la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni. Gli individui di età più avanzata non sono invitati a sottoporsi al test, ma possono richiederlo con analoga periodicità.

Il trattamento per i casi di tumore colorettale può includere una combinazione di chirurgia, radioterapia, chemioterapia e terapia mirata, ma ora sono disponibili anche nuovi farmaci che possono rivelarsi particolarmente efficaci per contrastare proprio questo tipo di carcinoma, soprattutto nella sua fase più avanzata.

Nello specifico, secondo l’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) è stato messo a punto un nuovo farmaco chemioterapico orale basato sulla combinazione di trifluridina (FTD) e tipiracil (TPI). La messa a punto del medicinale è arriva in seguito al parere positivo dato dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) che aveva già dato il consenso all’utilizzo nell’aprile del 2016.

Questo nuovo mix consente di prolungare la sopravvivenza del malato e di garantirgli – aspetto non certo trascurabile – una buona qualità di vita. In pratica si tratta di un nuovo tipo di chemioterapia, più comoda perché da assumere in compresse.

Lo studio internazionale Recourse è stato condotto su 800 pazienti, con la dimostrazione di come questo mix di sostanze offre ai malati affetti da tumore al colon più probabilità di sopravvivenza e riduce il rischio di morte rispetto al placebo.

I risultati degli studi prevedono una riduzione del 32% del rischio di morte e il livello di tossicità non è invasivo come i trattamenti vigenti ora.

In altre parole i pazienti che non rispondono più alle cure finora disponibili hanno una seconda chance per ottenere miglioramenti e lottare contro il secondo tumore più diffuso (al primo posto ci sono la prostata per gli uomini e il seno per le donne).

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