Tumore, in Italia si sopravvive di più che nel resto d’ Europa

VEB

Le neoplasie rimangono, ad oggi, una delle principali cause di morte, in Italia come nel mondo, eppure una buona notizia è arrivata: in Italia si muore sempre meno di cancro e, se si fa un confronto con l’Europa, appare chiaro che la sopravvivenza per i vari tipi di tumore nel nostro Paese è come minimo uguale, ma spesso superiore, a quella dei più avanzati Paesi dell’Ue.

Diminuisce infatti il numero degli uomini colpiti da tumore, con 194.400 nuove diagnosi stimate nel 2015 (erano 196.100 nel 2014), ma purtroppo gli stessi risultati non si hanno tra le donne, che fanno registrare una lieve crescita e in 11 anni hanno visto aumentare del 36% l’incidenza del cancro al polmone.

Questi dati sono contenuti nel volume «I numeri del cancro in Italia 2015», il censimento ufficiale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) che offre una panoramica aggiornata sulle neoplasie relative all’anno in corso.

Delle nuove diagnosi di cancro stimate nel 2015 – 363.300 di cui 194.400 uomini (54%) e 168.900 donne (46%) – la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (48.000), polmone(41.000), prostata (35.000) e vescica (26.000).

Nel 2015 sono circa 3 milioni gli italiani vivi con una diagnosi di tumore, con un incremento del 17% rispetto al 2010 (più 20% per gli uomini e più 15% per le donne).

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