Tumori al cervello, a Brescia il primo raggio bisturi Hi Tech

VEB

Per operare i tumori al cervello, a Brescia arriva il primo raggio bisturi Hi Tech.

Noi parliamo, discutiamo, viviamo la nostra vita quotidiana, e intanto la scienza fa progressi.

Anche indipendentemente da quello che facciamo e da come ci poniamo nei confronti della scienza stessa.

In fondo la tecnologia, il mondo scientifico in generale, non ha bisogno di granché: un po’ di fiducia e qualche finanziamento in più, specialmente nel nostro Paese dove tendenzialmente e storicamente non è mai stato riconosciuto un valore civile di primaria importanza alla scienza, com’è giusto che sia.

Colpa di una cultura antiscientifica radicata in un lassismo e fatalismo vecchi di secoli.

Ma ora forse qualcosa sta cambiando: se non altro perché c’è una presa di coscienza e un approccio diverso, più pragmatico nei confronti della vita.

Finalmente si è capito che se c’è un tumore al cervello, invece di raccomandare l’anima a qualche divinità, è bene che qualcuno si muova in maniera intelligente e mirata per cercare di estirparlo.

Così arrivano piccole meraviglie come Laksell Gamma Knife Icon di Elekta, che entra a far parte del corredo tecnico-scientifico della Fondazione Poliambulanza di Brescia.

Riferisce una nota: “È il primo istituto ospedaliero in Italia a dotarsi dell’innovativo sistema, l’ultima frontiera dell’evoluzione tecnologica nel campo della radiochirurgia stereotassica, per una maggiore sicurezza, precisione e accuratezza nel trattamento dei tumori cerebrali”.

L’attivazione della nuova metodica ci sarà a settembre, dopo che saranno fatti i test di prammatica, vale a dire le attività di calibrazione, validazione clinica e collaudo.

Alberto Franzin, responsabile dell’unità semplice di neurochirurgia funzionale e Gamma Knife di Fondazione Poliambulanza, dichiara: “Il nuovo sistema rappresenta un indubbio avanzamento nella cura non invasiva delle patologie cerebrali, garantisce la massima accuratezza di posizionamento e di monitoraggio del paziente e consente facilmente trattamenti radiochirurgici in più sedute”.

“Rispetto alle tecnologie precedenti, prosegue Franzin, il nuovo modello Icon rende possibile ampliare di circa il 20% le possibilità di trattamento, anche in caso di lesioni multiple dislocate in zone cerebrali periferiche”.

Dal canto suo Alessandro Signorini, direttore Generale di Fondazione Poliambulanza, aggiunge: “Si tratta di un miglioramento notevole nel campo della radiochirurgia stereotassica, a vantaggio soprattutto del comfort e della sicurezza del paziente”.

“Sarà possibile eseguire trattamenti ancora più precisi ed efficaci, grazie anche all’interazione stretta fra specialisti diversi. Non sarebbe possibile utilizzare efficacemente Gamma Knife Icon senza un vero lavoro di équipe”.

 

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