La superficie torrida di Venere nasconde segreti geologici di dimensioni sorprendenti. Nonostante sia il “gemello” terrestre per dimensioni, il secondo pianeta del Sistema Solare è un mondo infernale con temperature che fondono il piombo e un’atmosfera densa di acido solforico. Eppure, è proprio questo ambiente estremo che favorisce la formazione di strutture sotterranee di vastità inattesa. I ricercatori hanno identificato prove di enormi canali di lava (i cosiddetti tubi di lava) sotto la crosta surriscaldata di Venere, strutture che superano di gran lunga i loro equivalenti terrestri.

L’Enigma Geologico Svelato dalle Catene di Crateri
Un team di scienziati, guidato dall’astrogeologa Barbara De Toffoli dell’Università di Padova, ha esaminato meticolosamente i dati radar e le vecchie mappe provenienti da missioni spaziali precedenti (come Magellan della NASA). L’analisi si è concentrata su insolite formazioni superficiali: catene di piccoli crateri disposti in sequenza lungo i percorsi di antiche colate vulcaniche nei pressi di grandi vulcani a scudo.
Secondo gli esperti, queste catene non sono altro che i resti di antichi tunnel di lava collassati. Tali strutture si formano quando la superficie di un fiume di lava si raffredda e si solidifica, mentre il magma incandescente continua a scorrere al suo interno. Il crollo del “tetto” di questi tunnel è ciò che ha lasciato le caratteristiche depressioni superficiali.
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Dimensioni Colossali: Il Ruolo della Fisica Venusiana
Ciò che rende uniche queste formazioni su Venere è la loro dimensione monumentale. Come ha evidenziato De Toffoli, i volumi stimati dei tunnel lavici venusiani sono significativamente maggiori di quelli terrestri, e sono piuttosto paragonabili a quelli osservati sulla Luna e su Marte.
Questo fatto è particolarmente sbalorditivo se consideriamo che la gravità su Venere è quasi identica a quella terrestre (circa il 90% della gravità terrestre). La differenza cruciale risiede nelle condizioni ambientali estreme:
- Temperature Superficiali Elevatissime (circa 480∘C).
- Pressione Atmosferica Enorme (circa 92 volte quella terrestre).
Queste condizioni uniche alterano drasticamente il comportamento della lava. Si ritiene che le temperature e le pressioni elevatissime prolunghino la fluidità della lava e mantengano il magma fuso per periodi molto più lunghi, consentendo la formazione di tunnel con diametri e lunghezze eccezionali prima che il processo di solidificazione li arresti. Si stima che alcuni di questi tunnel possano avere un diametro di decine di metri.
Archivi della Storia Planetaria e Basi Spaziali Future
Queste scoperte vanno oltre il semplice interesse geologico. I tubi di lava venusiani potrebbero agire come “capsule del tempo” geologiche. Essendo strutture sotterranee, sono protette dalle estreme variazioni di temperatura e dalla corrosione dell’atmosfera acida, potendo così conservare strati di roccia e minerali che registrano la storia della superficie venusiana. Sono un archivio potenziale di informazioni su un passato più temperato del pianeta, compresa la possibile esistenza di oceani d’acqua che si pensa Venere avesse miliardi di anni fa.
Inoltre, lo studio di questi canali non è limitato a Venere. Fornisce dati cruciali per comprendere analoghe formazioni su altri corpi celesti. I tubi di lava sulla Luna e su Marte sono infatti considerati i candidati ideali per ospitare le future basi umane, poiché offrono protezione naturale dalle radiazioni cosmiche e dai micrometeoriti, mantenendo al contempo una temperatura relativamente stabile. Studiare le loro controparti venusiane rafforza la nostra capacità di progettare insediamenti interplanetari sicuri.
La conferma definitiva di queste strutture richiede l’invio di nuove missioni con strumentazione avanzata per la scansione profonda del sottosuolo. Il programma europeo EnVision, il cui lancio è previsto per il 2031, è una delle missioni più promettenti e sarà fondamentale per mappare e studiare in dettaglio la struttura interna del pianeta.
Per approfondire la geologia di Venere e le future missioni, è possibile consultare i siti ufficiali di:
- NASA: Missioni spaziali su Venere (ad esempio, VERITAS)
- ESA: Il programma EnVision
FAQ Sui Tunnel di Lava di Venere
Perché i tubi di lava sono così grandi su Venere? La ragione principale risiede nelle condizioni ambientali estreme. Le temperature superficiali e la pressione atmosferica molto elevate su Venere mantengono la lava fusa e fluida più a lungo. Questa prolungata fluidità permette ai fiumi di lava di scavare e formare tunnel con diametri e lunghezze molto maggiori rispetto a quanto accade sulla Terra, dove la lava si raffredda più rapidamente.
Questi tunnel potrebbero ospitare vita? È estremamente improbabile che la vita come la conosciamo esista all’interno di questi tunnel. Anche se le condizioni sotterranee potrebbero essere marginalmente più fresche della superficie, le temperature rimangono comunque proibitive e l’atmosfera acida è tossica. Tuttavia, l’interesse scientifico è focalizzato sulla possibilità che i tunnel possano aver preservato tracce di un passato di Venere più adatto alla vita, quando forse aveva oceani.
Cosa impareremo studiando questi tunnel? Studiare i tubi di lava aiuta a ricostruire la storia geologica e climatica di Venere. Potrebbero contenere rocce non alterate che ci informano sulla composizione interna del pianeta e sulla sua evoluzione vulcanica. Inoltre, la comprensione di queste formazioni su Venere è cruciale per la pianificazione di future basi lunari e marziane, dove tunnel simili sono visti come rifugi ideali per gli astronauti.
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