Tutte le curiosità sull’olfatto che non conosci

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L’olfatto: il senso più antico e potente che abbiamo

L’olfatto è uno dei cinque sensi specifici che ci permette di percepire la concentrazione, la qualità e l’identità di molecole volatili e di gas presenti nell’aria. Queste molecole sono chiamate odoranti e vengono captate dai nostri recettori olfattivi, situati nella mucosa nasale. Da qui, i segnali olfattivi vengono trasmessi al cervello, dove vengono elaborati ed associati a emozioni, ricordi ed esperienze.

L’olfatto è considerato il senso più antico dal punto di vista evolutivo, poiché ha permesso agli organismi viventi di raccogliere informazioni vitali sull’ambiente circostante, sul cibo disponibile, sui potenziali partner o pericoli. Anche oggi l’olfatto svolge un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, influenzando i nostri comportamenti sociali, sessuali, alimentari ed emotivi.

Ecco alcune curiosità sull’olfatto che forse non conosci o non ti aspetti.

Tutte le curiosita su olfatto che non conosci
Tutte le curiosità sull’olfatto che non conosci (Foto@Pixabay)

Come funziona l’olfatto

Per capire come funziona l’olfatto dobbiamo seguire il percorso che le molecole odorose fanno all’interno del nostro naso fino a raggiungere il cervello.

Quando respiriamo, le molecole odorose presenti nell’aria entrano nelle nostre narici e percorrono la cavità nasale fino a entrare in contatto con un tessuto chiamato epitelio olfattivo. Questo tessuto è tappezzato da circa 20 milioni di cellule dotate di recettori olfattivi, che sono dei neuroni specializzati nel riconoscere gli odoranti.

Ogni cellula recettoriale esprime un solo tipo di recettore olfattivo, ma ogni recettore può legare diverse molecole odorose con affinità variabile. Quando una molecola odorosa si lega a un recettore olfattivo sulla membrana della cellula recettoriale, si genera una risposta elettrica che viene inviata al bulbo olfattivo.

Il bulbo olfattivo è una struttura cerebrale situata alla base del cervello che riceve i segnali provenienti dalle cellule recettoriali e li convoglia verso diverse aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione degli odori. Tra queste aree vi sono la corteccia olfattiva primaria (che analizza le caratteristiche fisiche degli odori), l’amigdala (che regola le emozioni associate agli odori), l’ippocampo (che memorizza gli odori) e l’ipotalamo (che controlla le risposte ormonali agli odori).

Le funzioni dell’olfatto

L’olfatto svolge diverse funzioni nella nostra vita, alcune delle quali forse non ci rendiamo conto. Vediamone alcune.

  • L’olfatto ci aiuta a guidare le nostre scelte alimentari. Gli odori ci aiutano infatti a riconoscere il cibo buono da quello avariato o tossico, a stimolare l’appetito e la salivazione, a modulare il senso del gusto e a godere del piacere di mangiare. Al contrario, la perdita dell’olfatto può causare una riduzione dell’appetito e della qualità della vita.
  • L’olfatto ci permette di riconoscere le persone. Ogni individuo ha infatti un odore corporeo unico e distintivo, che dipende da fattori genetici ed ambientali. Gli odori corporei possono trasmettere informazioni sul sesso, l’età, lo stato di salute e persino le emozioni di una persona. Ad esempio, si è scoperto che le donne preferiscono l’odore degli uomini con un sistema immunitario diverso dal proprio, probabilmente per favorire una maggiore variabilità genetica nella prole.
  • L’olfatto ci consente di evocare ricordi ed emozioni. Gli odori hanno infatti la capacità di attivare direttamente l’amigdala e l’ippocampo, due aree cerebrali coinvolte nella memoria emotiva. Questo significa che gli odori possono richiamare alla mente esperienze passate con una forte carica affettiva, come l’odore della casa della nonna o del profumo del primo amore.
  • L’olfatto ci aiuta a comunicare con gli altri. Gli esseri umani producono infatti delle sostanze chimiche chiamate feromoni, che vengono rilasciate attraverso il sudore o le secrezioni genitali e che possono influenzare il comportamento sessuale o sociale degli altri membri della stessa specie. Ad esempio, si è osservato che le donne che vivono insieme tendono a sincronizzare i loro cicli mestruali sotto l’influenza dei feromoni.
  • L’olfatto ci permette di godere dei profumi. I profumi sono delle composizioni artificiali o naturali di sostanze odorose che vengono usate per migliorare il nostro odore personale o quello degli ambienti in cui viviamo. I profumi possono avere effetti positivi sul nostro umore, sulla nostra autostima e sulla nostra attrattiva verso gli altri.

Le curiosità sull’olfatto

L’olfatto è un senso ricco di sorprese e di curiosità. Ecco alcune delle più strane e interessanti:

  • Le donne hanno generalmente una sensibilità olfattiva più alta rispetto agli uomini, che si accresce in particolare durante il ciclo mestruale e non (come molti credono) in gravidanza.
  • I professionisti dei profumi, i cosiddetti “nasi”, così come i sommelier possono distinguere fino a 100mila odori diversi, grazie ad un allenamento costante e ad una memoria olfattiva eccezionale.
  • La sensazione olfattiva è di fatto una percezione di cambiamento nel segnale inviato dai recettori: dopo una prolungata esposizione a un odore la corteccia olfattiva “si adatta” e smette di percepire segnali.
  • L’olfatto è influenzato dal nostro DNA. Si stima infatti che ci siano circa 400 geni che codificano per i recettori olfattivi umani, e che ognuno di noi ne esprima una combinazione diversa. Questo significa che ognuno di noi ha una sensibilità olfattiva unica e personale, e che ci sono odori che alcune persone possono sentire e altre no. Ad esempio, solo il 40% delle persone riesce a percepire l’odore dell’androstenedione, un ormone sessuale maschile.
  • L’olfatto può essere allenato. Come tutti i sensi, anche l’olfatto può migliorare con la pratica e l’esercizio. Esistono infatti dei test olfattivi che misurano la nostra capacità di identificare, discriminare e memorizzare gli odori. Questi test possono essere usati sia per valutare lo stato di salute del nostro sistema olfattivo, sia per stimolarlo e potenziarlo. Alcuni studi hanno dimostrato che un allenamento olfattivo regolare può aiutare a recuperare l’olfatto dopo una perdita dovuta a traumi o malattie.
  • L’olfatto è collegato al sonno. Forse non lo sai, ma anche quando dormiamo il nostro naso continua a funzionare e a inviare segnali al cervello. Questo significa che gli odori possono influenzare la qualità del nostro sonno e i nostri sogni. Ad esempio, si è scoperto che gli odori gradevoli come la lavanda o il gelsomino possono favorire un sonno più profondo e riposante, mentre gli odori sgradevoli come il solfuro di idrogeno o il formaggio marcio possono causare incubi o sveglie improvvise.

Conclusione

L’olfatto è un senso straordinario che ci permette di entrare in contatto con il mondo degli odori e di godere delle sue infinite sfumature. L’olfatto ci aiuta a scegliere il cibo, a riconoscere le persone, a evocare ricordi ed emozioni, a comunicare con gli altri e a godere dei profumi.

L’olfatto è anche un senso misterioso e sorprendente, che nasconde molte curiosità e segreti. L’olfatto dipende dal nostro DNA, ma può essere allenato ed influenzato da diversi fattori ambientali ed emotivi. L’olfatto funziona anche quando dormiamo ed è collegato al nostro ciclo circadiano.

L’olfatto è infine un senso delicato e vulnerabile, che può essere compromesso da diverse patologie o da agenti esterni come virus o inquinanti. La perdita dell’olfatto può avere conseguenze negative sulla nostra salute fisica e mentale.

Per questo motivo è importante prendersi cura del nostro senso dell’olfatto e valorizzarlo come una risorsa preziosa per la nostra vita.

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