Da secoli, la scienza si basa sulla granitica certezza che le leggi fondamentali della fisica siano universali e immutabili. La gravità funziona qui come su una galassia lontana, e le costanti fondamentali (come la velocità della luce o la carica dell’elettrone) sono considerate eterne. Ma cosa succederebbe se questa convinzione fosse sbagliata?
Un gruppo di ricercatori ha avanzato una proposta audace e controintuitiva: il nostro Universo potrebbe non avere leggi fisse, ma le forma e le modifica attraverso un processo di autoapprendimento e adattamento. È un concetto che scuote le basi della cosmologia e della fisica teorica, suggerendo che l’esistenza stessa dell’Universo non sia solo governata da regole preesistenti, ma sia il risultato di una continua evoluzione.

La Teoria dell’Auto-Evoluzione Cosmica: Una Selezione Naturale per le Regole
L’idea che le leggi della natura non siano state stabilite una volta per tutte, ma siano emerse da un lungo e dinamico percorso, richiama concetti familiari in biologia. Gli autori di uno studio presentato nel 2021 sul server di preprint arXiv hanno ipotizzato un meccanismo analogo alla selezione biologica darwiniana applicato non a organismi viventi, ma alle regole stesse che definiscono il cosmo.
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Proprio come le specie più adatte sopravvivono e prosperano (i mammiferi rispetto ai trilobiti, per citare un esempio), le leggi della fisica potrebbero aver subito una “selezione” nel corso dei miliardi di anni di vita dell’Universo. Inizialmente, le regole fondamentali avrebbero potuto essere molto diverse o instabili. Solo quelle che conferivano all’Universo la stabilità, la coerenza e la complessità necessarie per evolvere e sostenere la materia e l’energia così come le conosciamo, sono state “conservate”.
Pensiamo alla forza di gravità come esempio. Oggi è descritta con enorme precisione dalla legge di Newton, e su scale più ampie dalla relatività di Einstein. Ma nella primissima frazione di secondo dopo il Big Bang, in condizioni estreme che non riusciamo ancora a replicare con la nostra fisica attuale, la gravità avrebbe potuto essere una forza completamente differente, magari priva di quella dipendenza dalla massa che oggi osserviamo. La teoria suggerisce che la gravità sia gradualmente “evoluta” in una forma coerente e auto-corretta, consentendo la formazione di stelle, galassie e, infine, della vita. Questo processo di affinamento cosmico potrebbe essere tuttora in corso, con l’Universo che continua ad adattare le sue regole alle proprie esigenze interne.
Implicazioni e Sfide: Leggi Superiori e Nuovi Paradigmi
La proposta solleva interrogativi profondi. Se le leggi sono emergenti, deve esistere qualcosa al di sopra di esse: leggi superiori della natura che governano il modo in cui le leggi “inferiori” (quelle che misuriamo) possono evolvere. Questi principi evolutivi universali rimangono per ora al di là della nostra comprensione. L’ipotesi, pur non essendo ancora stata sottoposta a peer review, costringe la comunità scientifica a riconsiderare l’origine e l’immutabilità dei principi fisici.
Il matematico Bruce Bassett ha sottolineato come idee simili incoraggino un approccio interdisciplinare alla ricerca. Per afferrare pienamente un concetto così vasto come l’auto-evoluzione cosmica, è fondamentale uscire dai confini ristretti della fisica pura, integrando la teoria con concetti tratti dalla teoria dell’informazione, dalla biologia evolutiva e dalla matematica complessa.
La natura autoevolutiva dell’Universo rimane, ovviamente, un’ipotesi puramente teorica e controversa. Tuttavia, il suo valore risiede nella capacità di offrire nuovi strumenti concettuali. Il lavoro degli autori mira a ispirare una nuova generazione di fisici teorici a esplorare approcci non convenzionali per affrontare i grandi misteri cosmologici, come il problema dell’origine dei principi fondamentali dell’Universo. Abbracciare l’idea che l’Universo sia un sistema dinamico e auto-correttivo potrebbe aprire la strada a scoperte che la fisica attuale non può nemmeno prevedere. È un invito ad accettare che l’Universo possa essere un “apprendista” costante, plasmando la sua realtà.
Conclusioni e Approfondimenti
L’ipotesi di un Universo le cui leggi fisiche sono in costante evoluzione è un affascinante salto concettuale che ci allontana dalla visione di un cosmo statico e governato da regole eterne. Questa prospettiva, che vede il cosmo come un sistema dinamico e adattativo, offre un terreno fertile per la speculazione e la ricerca. Invitiamo all’approfondimento chiunque sia interessato ai confini della fisica teorica e della cosmologia. Per ulteriori letture su concetti correlati, è sempre utile consultare le pubblicazioni ufficiali di enti come il CERN o le riviste scientifiche come Nature e Science. Inoltre, potete trovare lo studio originale sul server di preprint arXiv (cercando le pubblicazioni sui principi fisici emergenti).
FAQ – Domande Frequenti
Questa teoria significa che la gravità potrebbe cambiare domani?
No, le leggi fisiche che osserviamo sono estremamente stabili e si sono consolidate in miliardi di anni. La teoria suggerisce che l’evoluzione sia un processo estremamente lento, avvenuto principalmente nelle prime fasi del cosmo, o che le modifiche attuali siano impercettibili. Le leggi della fisica fondamentali rimangono valide per tutte le nostre attuali misurazioni e previsioni.
In che modo la selezione darwiniana si applica alle leggi fisiche?
È un’analogia: le “leggi” che hanno permesso all’Universo di sviluppare stabilità, coerenza e strutture complesse (come la materia) sono state favorite. Quelle “leggi” instabili, che avrebbero portato a un collasso o a un Universo privo di struttura, si sarebbero “estinte” cosmologicamente, un po’ come la specie meno adatta.
La teoria è supportata da prove sperimentali?
Attualmente, la teoria è un’ipotesi puramente concettuale presentata su un server di preprint e non è supportata da prove sperimentali dirette. È una proposta che sfida il dogma della costanza delle leggi per stimolare nuove vie di ricerca nella fisica teorica e nella cosmologia.
Qual è il concetto di “leggi superiori” della natura?
Le “leggi superiori” sono un’idea che suggerisce l’esistenza di regole che governano il modo in cui le leggi della fisica di base (gravità, elettromagnetismo) possono cambiare ed evolvere. Sono, in pratica, i principi evolutivi cosmici che guidano l’autoapprendimento dell’Universo, e la loro natura è il prossimo grande mistero da svelare.
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