Vaccini e altri rimedi per il Fuoco di Sant’Antonio, il famoso Herpes Zoster

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Vaccini e altri rimedi per il Fuoco di Sant’Antonio, il famoso Herpes Zoster.

Tutto sommato questa storia infinita dei vaccini, dei NoVax, della scienza e dell’antiscienza, può servire a qualcosa.

Anche indipendentemente dal fatto che si sia favorevoli o contrari alle vaccinazioni prescolastiche, si è aperto un dibattito interessante che riguarda la medicina preventiva.

La quale medicina preventiva può passare attraverso periodici screening, analisi e quant’altro, poi per l’adozione di stili di vita sobri e salutistici, fino ad arrivare alla coscienza che esistono certi tipi di vaccini che, complottismi a parte, possono essere importanti contro determinate malattie, ed anche molto semplici da assumere.

E’ il caso, ad esempio, dell’Herper Zoster, volgarmente detto il Fuoco di Sant’Antonio, una malattia virale di una certa gravità cagionata dal virus della varicella infantile.

Il Fuoco non è altri che la manifestazione del virus latente della varicella. Un ritorno di fiamma a tutti gli effetti, insomma. A contrarlo quindi sono solo coloro che hanno già avuto la varicella.

La malattia può colpire sia giovani che anziani, ed è molto contagiosa, almeno fino a quando non si arrivi alla fase della formazione delle croste.

In generale il sistema immunitario riesce a reagire abbastanza bene all’infezione, ma non sempre è così. Fra i rimedi naturali si possono annoverare l’Olio Essenziale di Naiuoli, che si applica sulla zona che fa male dalle 4 alle 6 volte al giorno.

C’è poi una miscela di oli essenziali che pare essere particolarmente consigliata: è composta da 10 gocce di olio vegetale di Iperico, 2 gocce di olio essenziale di lavanda Spica, 2 gocce di olio essenziale di Menta Piperita, 2 gocce di olio essenziale di Ravintsara, 4 gocce di olio essenziale di Naiuoli.

Anche il Ribes Nigrum dovrebbe andar bene per alleviare i sintomi dell’Herpes Zoster: in particolare il macerato glicerico di Ribes Nigrum.

Per chi ci crede, poi, ci si può rivolgere anche a medicine alternative come l’omeopatia, nonché a trattamenti alternativi, come l’agopuntura.

Ma la notizia forse più importante è che esiste un vaccino somministrabile in un’unica dose. Spiega Sandro Giuffrida, Direttore U.O.C. di igiene e sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria: “Questo dolore ha la particolarità di essere molto resistente alle comuni terapie antalgiche, per questo motivo è determinante il ruolo della prevenzione”.

“Ma su questa patologia, prosegue Giuffrida, c’è un gap comunicativo: la percezione del rischio di ammalarsi di Zoster è elevata solo nelle persone che hanno conosciuto la malattia. Chi non ha questa percezione, in genere, non sa nemmeno che esiste un vaccino”.

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