Vaccini, la polemica arriva a Gardaland: nel Parco si rischia morbillo

VEB

Non si placano le polemiche sui vaccini: sembra che Lorenzin abbia diramato una circolare in cui invita i cittadini di un Paese confinante con il Veneto a non andare a Gardaland poiché il tasso di immunizzazione per il morbillo è basso.

Forse sarà il tormentone estivo, ma non si tratta del solito tormentone musicale.

Stiamo parlando della polemica sui vaccini, che si trascina avanti anche nelle Regioni, con puntate addirittura di livello internazionale.

Anzi, per la precisione i tormentoni saranno due: l’indovinello sulle date delle prossime elezioni e la bontà delle vaccinazioni.

Sulla prima questione non c’è nulla di certo; sulla seconda questione possiamo applicare pedissequamente la celeberrima massima di Albert Einstein, in base alla quale lo scienziato dichiarava: conosco solo due cose infinite, l’universo e la stupidità degli uomini. E sulla prima non sono tanto sicuro.

Sicché diversi pseudoscienziati, taumaturghi in pectore e politici dell’ultima ora hanno deciso che in fondo i vaccini non servono o sono addirittura troppo pericolosi. Anzi, non fanno altro che arricchire le aziende produttrici. E va bene così.

Ma adesso, in coincidenza con le prime calure, più o meno estive, si apre un vero e proprio caso “Gardaland e morbillo”.

Di che si tratta? Tutto partirebbe dalle dichiarazioni del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, in un’intervista, avrebbe affermato che un Paese confinante del Veneto, (probabilmente l’Austria ndr) ha mandato qualche giorno fa una circolare, pubblicata sui giornali, con la quale invitava i bambini di quel Paese e i loro genitori a non andare a Gardaland a causa del basso tasso di immunizzazione per il morbillo.

Sentito ciò, l’Assessore Regionale alla Sanità del Veneto, Luca Coletto, sembra sia andato su tutte le furie: “Non c’è un’epidemia di morbillo e i casi sono in diminuzione. Chiediamo che ci venga data tale circolare: potrebbe trattarsi invece di una epidemia politica”.

Si indigna anche l’Amministratore di Gardaland, Aldo Maria Vigevani, che subito puntualizza: “Gardaland tiene a chiarire che all’interno del Parco non c’è stato e non c’è alcun problema specifico legato alle vaccinazioni. Non ci risulta sia stata divulgata da alcun Paese estero una circolare che dissuada dalla visita a Gardaland”.

Per la cronaca, qualche giorno fa il Governatore del Veneto Luca Zaia, ha annunciato con strepito di trombe di voler impugnare presso la Corte Costituzionale il provvedimento del Governo sull’obbligatorietà dei vaccini.

La polemica rischia di essere tutta politica, insomma, e potrebbe anche contenere un certo grado di serietà, se non fosse che lo stesso Zaia mette in campo, per giustificare il ricorso, argomentazioni del tipo: “Ascoltare le mamme che hanno il sesto senso”. Ecco, il nostro settimo senso, in questi casi, ci avverte che la cosa non è seria.

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